Dalla sfiducia agli assessori al caos rifiuti: le grane di Muzzarelli

Non c’è proprio pace per il sindaco a causa dei tanti problemi che assillano la città che lui cerca di esorcizzare facendosi vedere sorridente tutti i giorni


Il primo ‘caso’ è quello della ‘crisi politica’ che ha investito la giunta comunale con due assessori, Andrea Bosi (Articolo Uno) e Roberta Pinelli (Sinistra), che sono stati ‘scaricati’ e dunque sfiduciati dai loro partiti su problemi di grande importanza e delicatezza come quelli sull’urbanistica, sul continuo consumo del suolo, sulla progressiva inarrestabile riduzione del verde a causa l’eccessiva cementificazione del territorio.
L’approvazione del Pug in particolare ha fatto traboccare il vaso con l’accusa ai due assessori di non avere saputo tenere testa e di essersi appiattiti sulle posizioni del sindaco che ha voluto fare passare la ‘sua’ delibera non ascoltando le osservazioni critiche che venivano dai due partiti pur facenti parte della maggioranza. Senza scordare che ad incrinare i rapporti di fiducia tra i due assessori e Muzzarelli si è aggiunta l’adesione sia di Bosi che della Pinelli alla candidatura della Schlein in contrapposizione a quella di Bonaccini per il quale si è schierato il sindaco. Ed infatti c’è subito stata una dichiarazione di Bonaccini di piena solidarietà a Muzzarelli con l’accusa di “volere mettere in difficoltà la giunta di sinistra” con l’immediata replica della segretaria di Articolo Uno Maria Teresa Rubbiani che ha affermato che “un pezzo di città che chiede più mano pubblica nella sanità, nel welfare, nella istruzione, vogliamo abbia spazio e ascolto nella coalizione”.
Per non diventare sempre più un monocolore piddino, insomma.
Ma Muzzarelli come ha reagito al fulmine a ciel sereno caduto su piazza Grande? Dopo giorni di imbarazzato silenzio, ne se l’è cavata con una generica dichiarazione di riconferma della propria fiducia ai due assessori ‘scomunicati’ dai loro partiti, rifugiandosi poi nell’abituale scontato argomento del “pericolo della destra” e dunque della necessità della “unità della sinistra (visti anche i continui rovesci elettorali del Pd) attraverso una coalizione larga, progressista, democratica, civica e ambientalista”, che sembra il solito slogan elettoralistico buono per tutte le stagioni, utilizzato in maniera nefasta dal segretario nazionale del Pd Letta che ha portato il suo partito ad una continua sconfitta e a “perdere quella credibilità - come ha detto il segretario della Uil di Modena Luigi Tollari – e ad uno scollamento con la gente e gli elettori”.
E questa crisi ‘politica’ nel rapporto tra alleati di giunta, è andata ad aggiungersi agli altri problemi esistenti in città: degrado della qualità della vita, continui episodi delinquenziali che spingono, ad esempio, i residenti di viale Crispi a minacciare di vendere i loro appartamenti e trasferirsi altrove visto che “ci sentiamo prigionieri in casa” hanno urlato arrabbiati e ormai rassegnati. Una triste realtà che fa dire ai dirigenti di Fratelli d’Italia che “il Pci ora Pd, da sempre al governo di questa città, ha la responsabilità di avere ignorato e snobbato il problema della malavita definendolo grottescamente ’percezione di pericolo ma che il territorio era tranquillo’, mentre oggi il centro storico e interi quartieri vivono in uno stato di progressivo degrado e di abbandono, come denunciano tutti i giorni i commercianti ed esercenti”.
Oppure le continue proteste dei modenesi per come viene attuata la raccolta dei rifiuti porta a porta che accumula rifiuti nelle strade, come ha denunciato la segretaria della Lega di Modena Caterina Bedosti, ma anche il continuo superamento dei limiti di legge delle Pm10 che inquinano l’aria e che collocano la nostra città tra le più inquinate in Italia e non solo in Regione. Infine il rimprovero alla amministrazione comunale di non promuovere od organizzare a vantaggio dei cittadini grandi eventi musicali con la partecipazione dei big come fanno altre città emiliane e come avveniva in passato, con sicuri tornaconti economici. Insomma un’altra delusione anche per la mancanza di un progetto, come hanno sottolineato gli esperti. Replica di Muzzarelli? Costano troppo.
Insomma non c’è proprio pace per il sindaco a causa dei tanti problemi che assillano la città che lui cerca di esorcizzare facendosi vedere sorridente tutti i giorni sui giornali ma solo in occasione di eventi positivi, per fare annunci e promesse o per intervenire a celebrazioni e inaugurazioni.
Cesare Pradella
Giornalista pubblicista, è stato per dieci anni corrispondente da Modena del Giornale diretto da Indro Montanelli, per vent'anni corrispondente da Carpi del Resto del Carlino, per .. Continua >>