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E così, dopo aver affermato per settimane che i tamponi rapidi non erano sicuri e potevano certificare falsi negativi e falsi positivi, la Regione Emilia Romagna in una situazione ormai totalmente fuori controllo, ha deciso che il tampone rapido è sufficiente per decretare una diagnosi di Covid con relativa quarantena.
Non solo, sempre per tentare di gestire l'ingestibile, a Modena l'Ausl ha deciso di sospendere i tamponi per i contatti stretti, quelli alla 17esima giornata per i casi confermati e i tamponi di screening a scuola.
Del resto le vergognose code chilometriche davanti all'hub vaccinale di Modena con tempi di attesa di 6, 7, finanche 9 ore per persone in fila con la febbre, sono lì a certificare in modo plastico il completo fallimento di un modello di gestione della pandemia e, ovviamente, non bastano le scuse Ausl per dimenticare l'inaccettabile.
Un fallimento che passa prima di tutto dalla retorica posticcia (e lo abbiamo sempre detto) della 'immunizzazione' e del 'Green pass' per presunti supereroi inattaccabili dal virus. Draghi stesso in conferenza stampa (video sopra) pochi mesi fa disse col green pass si poteva fare vita sociale piena con la garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose. Una misura che 'dava serenità', a suo dire.
Si è visto.
Ora la situazione è questa: i contagi sono esplosi, tantissimi vaccinati, anche con tre dosi, sono contagiati e il sistema del tracciamento è completamente saltato. Al punto che si dice addio ai tamponi molecolari per certificare la malattia.
E in tutto questo il sistema fa autocritica? Ma assolutamente no. Continua viceversa la caccia al no-vax (il quale per ora continua a non infrangere alcuna regola) al quale dare - a prescindere - la colpa di tutto.
Una realtà distopica e surreale che, in questa fine 2021, sembra invadere anche le menti più lucide.
Sia chiaro, nessuno mette in dubbio l'utilità dei vaccini nel prevenire i casi più gravi di infezione (i dati dicono questo e negarli sarebbe illogico), ma il Green Pass si è dimostrato non solo inutile, ma davvero pericoloso. E non basta appellarsi alla inaspettata variante Omicron per non fare un mea culpa, del resto lo sviluppo di varianti era ampiamente previsto.
Purtroppo, come detto, di prese di coscienza non vi è l'ombra, così come non è vi ombra di scuse. Si va avanti come nulla fosse, dimenticando promesse, rassicurazioni e dichiarazioni istituzionali a reti unificate completamete smentite dai fatti. Ci si appella ancora alla scienza e si cerca, come sempre, di trovare lo strumento giusto per piegarla alla volontà politica. Ovviamente lo strumento è sempre scientifico...
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>