Ius soli, tutto in cavalleria e ora il Pd di Modena tace

Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Dieci giorni fa sembrava fosse una questione di vita o di morte. La città si era divisa sullo ius soli, il Pd con sindaco Muzzarelli in testa si era raccolto in preghiera laica davanti al Sacrario della Ghirlandina con tanto di fiaccole. Una battaglia di civiltà, si era detto. Una battaglia contro i barbari fascisti, i nostalgici del Duce che premevano contro il diritto dei bimbetti africani di essere anche loro vestiti di tricolore. Tante belle parole e anche una cerimonia per dare la cittadinanza onoraria ai piccoli modenesi stranieri, per essere precursori, noi a Modena dello ius soli. La sinistra trovava una unità insperata e faceva dimenticare il cemento, gli sgomberi e l’allarme sicurezza nel nome... della lotta al fascismo... Poi? Poi l’antivigilia di Natale in Senato lo ius soli arriva davvero.

E come va a finire? Che su 319 senatori ne sono presenti solo 116 e che un terzo dei senatori Pd è pure assente. Addio ius soli, addio battaglia di civiltà, addio lotta al nemico fascista. Tutto in cavalleria. E’ Natale sentiamoci tutti più buoni e non se ne parli più. A Modena non ne parla più nessuno, né il sindaco, né l’Anpi, ne’ il Pd. Tutti zitti. Come per la battaglia contro i vitali di Richetti. Zitti zitti che magari nessuno se ne accorge. Un bel berretto rosso, due frasi buone buone e una preghiera a Gesù bambino sotto l’albero. Buon Natale!

Solo la europarlamentare Kyenge tra i modenesi si ricorda dello ius soli e scrive: ‘Vergognoso siparietto in scena ieri al Senato sulla riforma della cittadinanza. Una responsabilità che peserà sulle coscienze e sulla credibilità di tutti gli assenti’. Ma sì, lascia che dica la Kyenge. Che bella e suggestiva eh la Messa di mezzanotte...

Leo