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Non ci sono carri del vincitore su cui salire. Noi rimaniamo a terra ad osservare e ad applaudire, onestamente, l'amministrazione e l'organizzazione di un evento che alla vigilia abbiamo giudicato folle, ma che è riuscito perfettamente. Avevamo parlato di follia nell'organizzare un concerto da 220mila persone a due passi dal centro storico e ne restiamo convinti. Avevamo benedetto paradossalmente quella follia, sperando potesse scuotere Modena e cancellare paure e sicurezze fasulle di ciascuno.
Mai messo in discussione Vasco, ma l'idea di portarlo sotto al Ghirlandina appariva megalomane. Così come strumentali i complimenti dello stesso rocker al sindaco. Un balletto ben poco rock.
Follia invece non è stata. E' stato un evento perfetto. Memorabile e organizzato nei dettagli. Un evento rock e sano (al netto della manfrina della raccolta differenziata di Hera completamente fallita). Sano nel senso pieno del termine.
Il sindaco Muzzarelli, avevamo detto, sul primo luglio aveva scommesso tutto. Una carriera intera. Come un giocatore d'azzardo aveva deciso di puntare tutto se stesso su una notte.
Se avesse perso avremmo tutti parlato di sconfitta del sindaco, se qualcosa fosse andato male la città intera ne avrebbe chieste le dimissioni. Tutto è andato bene invece. Tutto, al di là delle più rosee previsioni, e allora è giusto riconoscere al sindaco la vittoria. E' una vittoria della città certo: dell'organizzazione, delle forze dell'ordine e dei modenesi. Ma è prima di tutto una vittoria di chi ha voluto questo: Gian Carlo Muzzarelli.
Al di là degli slogan penosi della 'vittoria sulla paura', che le paure sono altre, al di là della politica e della inevitabile strumentalità, al di là dei disagi e della notte di bivacchi in centro (normali da mettere in conto e gestiti senza problemi).
E' una vittoria piena. E possiamo andarne orgogliosi tutti. Anche chi non sale su carri di vincitori o perdenti.
Una Modena dove restano i problemi di sempre, dove gli spari sopra continuano a colpire i soliti... ma se parliamo del concerto di Vasco dobbiamo applaudire.
Una Modena che stamattina si è risvegliata ripulita e solare. Come se nulla o quasi fosse successo. Anzi, come se fosse successa una meraviglia, come una notte di lunghissimi abbracci. Dai quali alzarsi rinati. E rifare il letto, cambiare le lenzuola, spalancare le finestre è bello.
Non c'è nulla da aggiungere.
Giuseppe Leonelli