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La lista della Lega, con le non poche sorprese, suscita e susciterà malumori. Di certo – come è stato osservato su queste colonne – la dirigenza modenese ha pagato il flop alle comunali. E il nervosismo che traspare dai profili Facebook dei maggiorenti, che urlano o tacciono d’altro, ne è la miglior prova.
I modenesi hanno subito capito che avere inserito Isabella Bertolini in lista comporterà, già nel breve termine, l’ascesa dell’ex Lady di Ferro Berlusconiana e del suo entourage ai vertici del carroccio locale. Già da settimane i fedelissimi bertoliniani stanno affilando le unghie, pronti alla riscossa dopo le defenestrazioni da ogni lista e incarico possibile dell’era Samorì-Aimi. La Bertolini ha sicuramente posto come condizione quella di correre in una lista di veri leghisti di prima fascia - in modo da veder divise le preferenze leghiste doc fra i suoi rivali e vincere allegramente – e subito è stata accontentata con il ripescaggio della Girotti Zirotti e l’inserimento di altri nomi fortissimi.
Questo riduce a zero le già scarse possibilità di successo dell’unica leghista che ha portato il PD al ballottaggio nei comuni veramente rossi: la carpigiana Boccaletti, molto vicina alla candidata Presidente Borgonzoni - ma questo evidentemente conta poco, essendo la stessa Borgonzoni una paracadutata senza autonomia decisionale.
Anche la rielezione di Bargi, e la conseguente riconferma di Vernole e Bagnoli ai rispettivi posti in regione e a Modena, sono in forse. Sulla strada di Bargi - che fino a ieri sembrava tutta in discesa con i rivali deboli che si era scelto - oggi ci sono due ostacoli, oltre alla Bertolini: il Sindaco di Vignola Pelloni, molto amato nel suo territorio e oltre, e che rispetto a Bargi è più uno “Zaia” che un “Borghezio”; e lo storico esponente della destra Roberto Lodi di Mirandola, piazzato all’ultimo dal deputato Golinelli un po’ per pescare nel bacino del concittadino Platis; un po’ per cercare di mantenere nel mondo Lega le preferenze di estrema destra e dintorni che hanno permesso l’elezione della Di Maio a Modena e di Bonzanini a Carpi.
Se fino a qualche giorno fa Golinelli pareva essersi infilato in un vicolo cieco, oggi in quel vicolo c’è senz’altro Bargi. Segno che essere a Roma qualcosa conta.
Ma le liste, come ha argutamente osservato l’ex Sindaco Pighi, non sono ancora state presentate: quindi tutto può ancora succedere.
Magath
Magath Felix
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul dirett..
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