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'Una pazzia l’aumento della spesa per le armi al 2%, mi sono vergognato'. Papa Francesco non poteva essere più chiaro, due giorni fa all’incontro promosso dal Centro Femminile Italiano.
Parole che non ammettono replica, interpretazioni, dubbi. Il Papa dice l'ovvio, dice quello che la Costituzione italiana da sempre grida in modo cristalliano all'Articolo 11 con quel 'ripudia la guerra', ribadisce la lezione tanto dirompente quanto banale di Tolstj, che 'non si può asciugare l'acqua con l'acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco'.
Il Papa non parla solo da uomo di fede, da guida del mondo cattolico, ma da uomo di buonsenso. Parla il Papa, ma il mondo di centrosinistra a guida Pd che da sempre lo aveva preso a vessillo delle proprio crociate di 'bontà', lo ignora.
In prima fila nella scelta di sostenere il Governo Draghi nella nuova corsa agli armamenti e nell'interventismo ('anche militare') in Ucraina, il partito di Letta fa finta di nulla.
Il partito che ha tacciato come 'pifferaio di Putin' il professor Orsini (sopra il post di Andrea Romano), censurando ogni pensiero complesso e critico, e che ha difeso la scelta de La Stampa di auspicare l'assassinio di Putin, procede come se nulla fosse. Sui giornali d'area le dichiarazioni del Papa vengono ridotte a notizia breve e tutto finisce nella melassa indistinta della retorica del 'pacifismo armato'.
Il Papa intervistato da Fabio Fazio, sacerdote del pensiero corretto, citato in ogni occasione dall'area cattolica della sinistra, ora diventa improvvisamente pietra di scandalo quando mostra, come il bimbo di Andersen, che l'imperatore è nudo.
Nudo nella sua ipocrita bontà, nudo nelle sue vesti candide che nascondono armi nere. Perchè tacciare il Papa di essere filo-Putin sarebbe davvero troppo, fare al Papa la solita lezione dell'aggressore e dell'aggredito (vera ma come è vera sempre, in ogni guerra) sarebbe troppo, allora meglio ignorare e andare oltre.
Eccoli qui i 'buoni' che fanno gridare alla 'follia' e allo 'scandalo' Papa Francesco. Ma nulla cambia. Draghi, l'ex cavaliere indomito chiamato a salvare l'Italia, spiega con compassata freddezza che armarsi è una esigenza. E così sia. E noi a chiederci ancora, inseguendo una chimera, da quando il trasformismo è diventato un'esigenza.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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