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Il modo in cui il Pd di Modena ha stroncato il sondaggio proposto dal sindaco (Pd) di Spilamberto Umberto Costantini, ha nei toni e nella forma, qualcosa che va ben oltre il semplice dibattito politico interno a un partito. 'Il Partito Democratico non è un trampolino per i propri destini personali', 'non ci si autocandida', 'il Pd viene prima dei singoli' - sono le parole usate dai segretari Venturelli e Solomita.
A ben vedere il vero destinatario di questa feroce censura non è Costantini che dal canto suo ha solo cercato di contribuire, con un sondaggio fatto di tasca sua, all'assurdo dibattito nato in casa Dem sulla candidatura a sindaco di Modena. No, il vero destinatario è colui, o meglio colei, che in base a questo sondaggio ha sbaragliato tutti gli altri possibili candidati.
Parliamo di Francesca Maletti che ha ottenuto ben il 45% delle preferenze, ben di più Baruffi, Guerzoni e Costantini stesso (che se proprio avesse voluto autopromuoversi poteva fare in modo di giostrarlo diversamente, il suo sondaggio...).
Ora, perchè il Pd tanto si agita a sentire il nome della Maletti? La risposta la si può scovare nel boom di consensi che le arrivarano nel 2014 alle primarie con Muzzarelli, ma in generale nella poca governabilità della sua figura decisamente non ascrivibile al mondo ex Ds.
Così, proprio in virtù di questo ampio consenso personale, la Maletti potrebbe guardare fuori dal Pd, nel quale milita, ma che non ha mai fatto mistero di criticare. La tentazione è quella di un asse col centrodestra, purchè a trainare la coalizione sia un candidato sindaco civico, non spostato troppo a destra.
In casa Fdi il nome principale che risponde a questo profilo è quello della deputata Daniela Dondi, mentre in casa Forza Italia sarebbe calzante il nome di Piergiulio Giacobazzi.
A quel punto, con la Maletti schierata dalla parte di una possibile alternanza al centrosinistra, per il Pd - tutto concentrato sul braccio di ferro di bottega tra Muzzarelli e Bonaccini - sarebbero problemi non di poco conto. Difficilmente risolvibili con 'trampolini' o vecchi slogan.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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