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In casa Pd la sfida in vista del voto 2024 a Modena ormai è chiara: Giulio Guerzoni da una parte (sostenuto da Muzzarelli) e Andrea Bortolamasi dall'altra (sostenuto da Bonaccini) con in mezzo Andrea Bosi che tenta con coraggio di scardinare lo schema arrugginito del centrosinistra.
Il centrodestra per ora sta a guardare e punta sull'effetto-sorpresa (a onor del vero l'unico effetto ormai rimasto vista la tempistica in vista del voto). Il pallino, come noto, è in mano a Fdi che ancora ufficialmente spera nella carta del Godot Paolo Cavicchioli (ipotesi sempre più remota), ma che in realtà lavora alla costruzione di un candidato di bandiera. In pole l'avvocato Guido Sola senza però sottovalutare il nome dello stesso Michele Barcaiuolo e, soprattutto, della deputata Daniela Dondi, il cui unico limite è rappresentato dal perdere il seggio di Fdi alla Camera in caso di vittoria, ma ovviamente un successo presupporebbe un consenso che potrebbe consentire una nuova vittoria anche alle supplettive.
La leadership di Fratelli d'Italia nel centrodestra è dettata ovviamente dai numeri e dai sondaggi che al momento danno il partito della Meloni in netto vantaggio rispetto a Lega e Forza Italia (esattamente come fu per la Lega nel 2019), ma anche all'interno di Fdi vi è chi sta ragionando sui rischi di spostare il baricentro eccessivamente a destra, in una realtà storicamente di sinistra come quella di Modena.
E' in questo contesto che sta emergendo l'ipotesi di una promozione di un candidato dal profilo solido e più 'moderato'. Una figura che - al momento risponderebbe - al nome di Piergiulio Giacobazzi. Noto avvocato modenese, proveniente da una famiglia conosciuta in città e provincia, Giacobazzi si è distinto in questi anni per una opposizione presente, ma pacata in Consiglio comunale.
Apprezzata anche la aplomb politica che lo ha portato a incassare con stile lo sgambetto interno di Valentino Valentini nella scelta delle candidature alle ultime elezioni politiche.
La sua figura non dispiacerebbe affatto alla Lega e neppure a pezzi di Fdi. Il principale limite di Giacobazzi? Paradossalmente propria la sua appartenenza a Forza Italia, partito del quale da anni è il coordinatore cittadino. Per 'concedere' all'alleato-rivale il candidato sindaco a Modena, Fdi dovrebbe avere infatti una compensazione importante sullo scacchiere regionale ed extraregionale. Ma anche questo non è escluso: a questo sta lavorando il neo nominato coordinatore emiliano Valentina Castaldini, senza considerare che anche Fdi si sta aprendo al proprio interno a mondi 'centristi' come dimostra la campagna-acquisti fatta in casa Giovanardi col passaggio di Luca Simonini.
Ma al di là del braccio di ferro tra alleati, l'impressione è che con un candidato dal profilo 'moderato' Modena possa apparire più contendibile. E questo è chiaro anche a Fdi.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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