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'Vado alle assemblee dove ci sono delle persone perbene che non offendono'. Si è espresso così il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli lunedì sera al comando della polizia locale di Modena durante un incontro con i cittadini, sollecitato da una residente della Sacca.
Ora, posto che se qualcuno ha in passato offeso pubblicamente il sindaco ne risponde ovviamente a livello personale, esattamente chi sarebbero le persone perbene per l'amministrazione modenese?
Chi sono coloro che - con l'abito della festa e i modi da educanda - possono aspirare alla presenza del sindaco di Modena ad un incontro pubblico?
Perchè, al di là del caso specifico, al di là delle critiche più o meno civili che possono essere state mosse nei confronti del primo cittadino in passato da qualche uomo o donna della Sacca o della Madonnina o di chissà dove, sul concetto di 'perbene' ruota buona parte della retorica del potere. Un potere che a Modena fa da 80 anni rima con la sinistra, prima Pci, poi Pds, poi Ds e oggi Pd.
L'impressione è che il potere ami le persone 'perbene' non certo per una ammirazione innata verso l'eleganza e lo stile, ma semplicemente perchè si fa coincidere il 'perbene' con l'accettazione di ogni scelta calata dall'alto.
Insomma, l'impressione è che a Modena sia perbene chi applaude la giunta, chi fa volontariato alle Feste Pd, chi si presenta alle riunioni pubbliche con qualche bella domanda preconfezionata alla quale rispondere premettendo un bel 'grazie per la domanda...'. E' perbene chi è iscritto alla associazione giusta, al sindacato giusto, chi beve il caffè nel posto giusto e si fa fare la dichiarazione nel Caf giusto. Per costoro ci sarà sempre un posto, una ricompensa, un sorriso... Chissà magari anche una sala comunale da intitolare post-mortem.
Non è invece perbene chi si arrabbia, chi contesta, chi dissente. Non è perbene chi non sta con la maggioranza, non è perbene chi ha l'ardire di protestare in modi plateali, non è perbene chi non segue l'onda. Non è perbene chi apre un circolo ribelle e chi frequenta partiti di opposizione (tutti un po' in odor di fascismo ovviamente...). Per dirla con Jannacci non è perbene chi non è alto tra l'uno e sessanta e l'uno e sessanta... Per costoro non resta che l'isolamento e la damnatio memoriae. E, non solo, basta vi sia uno che esageri in modo non accettabile, per condannare tutto il gruppo. Nessuno escluso. Neonati e ultracentenari compresi.
E, sia chiaro, non è una questione di destra o sinistra, la contingenza (piuttosto lunga a dire il vero) oggi vuole che il potere nel triangolo Reggio-Bologna-Modena sia di sinistra, ma non è questo il punto.
Del resto quando la sinistra era sinistra, con la cosiddetta 'gente perbene' non andava giù piano... Paolo Pietrangeli nella sua Contessa la avrebbe voluta veder finire sottoterra... La gente perbene...
Ma erano altri tempi. Tempi da gente non perbene...
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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