La chiusura del ponte sulla Nuova Estense poco prima di Serramazzoni (almeno per un mese e forse molto più a lungo) riapre in modo drammatico il tema della scellerata decisione della Regione Emilia Romagna di chiudere il punto nascita di Pavullo. Con la principale via di collegamento che unisce la montagna a Modena, le future mamme che si troveranno in condizioni di entrare rapidamente in sala parto saranno di fatto in una condizione di paralisi. Impensabile infatti arrivare al Policlinico di Modena o all'ospedale di Sassuolo in tempi ragionevoli percorrendo il labirinto di strade 'alternative' alla Estense e anche la soluzione dell'elisoccorso è spesso impraticabile per motivi metereologici e comunque non applicabile in modo massivo. Vivere in queste condizioni in Appennino - al di là di tutta la vuota retorica sul sostegno alla montagna - fa davvero paura.
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