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'Per il segno che ci è rimasto non ripeterci quanto ti spiace, non ci chiedere più com'è andata, tanto lo sai che è una storia sbagliata'. Forse sarebbe stato più onesto citare De Andrè. Archiviare la figuraccia dello scippo delle commemorazioni per Luciano Pavarotti operato da Verona e subito da Modena come un storia sbagliata. Da dimenticare in fretta, da non raccontare. Perchè fa male il solo pensarci.
E invece no. Macchè. Non solo Modena deve guardare invidiosa a Verona per il decennale della scomparsa del suo cittadino più illustre, non solo Modena (che un anno fa ha speso 550mila euro per una mostra da tre soldi, 37mila euro per la precisione, targata Massimo Bottura) ha fatto la figura della stracciona con Verona, che per Pavarotti ha messo sul tavolo 2 milioni.
Non solo il gelo tra Nicoletta Mantovani e l'amministrazione comunale tutta, amministrazione che ieri ha ripiegato apposta con una Messa in Duomo sull'avversario storico di Nicoletta, Leone Magiera.
No, non bastava. Bisognava anche subire lo sberleffo di un sindaco (Giancarlo Muzzarelli) che alla mattina con la fascia tricolore rende omaggio alla tomba del Maestro a Modena portando girasoli e la sera si fa inquadrare in mondovisione dalla Rai nella città che ha ridicolizzato Modena, Verona appunto. Sì, a Verona Muzzarelli stasera applaudirà i big della musica planetaria all'Arena e - sicuramente - racconterà l'unica storia che sa raccontare da mesi a questa parte: quanto è stato bello il concerto di Vasco Rossi. Che il successo del Blasco cancella ogni figuraccia successiva, fossanche Bologna ci rubasse la Ghirlandina. 'Capitano o mio capitano': eccolo qui il sindaco che rappresenta Modena.
E che si fa di fronte a questo? Si tace, si fa finta di nulla per non disturbare, per non apparire livorosi, arrabbiati, fuori dal coro o peggio vittimisti e complottisti? Si tace per paura di minacciose querele o per la certezza di non trovare lavoro alla Legacoop? Ma no dai, diciamolo... Con la simpatica sgradevolezza che ci contraddistingue.
In attesa di un Robin Williams che finalmente salga davvero in piedi su una cattedra e smascheri senza paura le nudità del re. In attesa che le persone buone e intelligenti (si pensi a Giovanni Gargano che ieri è stato costretto dal Pd a rinunciare alla corsa alla segreteria provinciale perchè troppo fuori dall'establishment pur renziano Richettian-boschiniano) smettano di 'non andare bene' e che l'asticella, che Jannacci poneva a un metro e 60 per essere adatti al 'sistema', venga definitivamente abbattuta. Che qui abbiamo male le ginocchia e a inchinarci per passare sotto proprio non riusciamo. Foss'anche fossimo dalla parte del torto. Quella sbagliata appunto.
Leo