Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
In fondo le primarie Pd di Carpi sono espressione di uno delle più consumate dicotomie della politica. La solidità dell'esperienza e della competenza contro la simpatia e la spensieratezza della novità.
Giovanni Taurasi rappresenta certamente la prima, non solo dal punto di vista anagrafico, ma anche da quello del profilo personale. Politico di spessore, lo storico Taurasi conosce perfettamente le logiche dell'amministrare e del dibattito politico. La sua campagna elettorale infatti è tutta concentrata sui temi, sui problemi della città e sulla ricerca condivisa delle soluzioni. Le foto che danno conto dei suoi incontri, nonostante il contesto di una birreria, ricordano quelle dei banchi di scuola, a studiare carte e ascoltare esperti.
Un modo di affrontare la sfida forse da 'vecchia politica', ma che di 'vecchio' non ha nulla perchè i problemi di ieri non sono svaniti, anzi oggi si sono accentuati. E la logica della rimozione non serve a nulla, anzi.
Riccardo Righi si siede sul versante opposto. Punta tutto sull'appeal personale, sull'aria sbarazzina e scompigliata, per banalizzare si potrebbe dire sulla 'simpatia'. La sua esperienza di architetto, al di là del ruolo di assessore, lo rende estraneo al mondo della politica, con tutto quello che questo comporta, in positivo e in negativo.
La sua campagna per le primarie si è aperta all'insegna del bagno di folla, degli abbracci e dei sorrisi. Nessun discorso alla sua prima uscita al bar Dorando. Solo un saluto veloce e via di aperitivi e pacche sulle spalle. Bonaccini, ad esempio, che conosce perfettamente le dinamiche della politica, sa che Taurasi garantirebbe una amministrazione affidabile a Carpi, ma per ora evita endorsement espliciti temendo la forza della spensieratezza del rivale. Si spiega anche così il rifiorire di endorsement per Righi, evidentemente reputato dal vecchio establishment di potere carpigiano come più gestibile.
Dal canto suo Taurasi, difficilmente inquadrabile dai poteri forti, ci prova a recuperare anche sul fronte della empatia. 'Questa sera, tornando a casa, date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza di Giovanni, che ringrazia tutti' - scrive scherzando per ringraziare chi gli fa gli auguri di buon compleanno. Ma anche nel tentativo di sdrammatizzare si lancia in una citazione che gli under 40 nemmeno conoscono. In fondo uno è quello che è. Non si cambia. A Modena il Pd ha trovato una sintesi tra questi due estremi nella figura di indubbia eccellenza di Massimo Mezzetti, non per niente inviso al sindaco uscente Muzzarelli. A Carpi non è stato così, il sindaco Bellelli ha imposto un suo successore fidato (una sorta di alter ego di quello che è stato Guerzoni per Muzzarelli) e l'esperienza di Taurasi viene messa alla prova. Ora starà ai carpigiani scegliere: la solidità della formica o la simpatia della cicala.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>