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L'ultimo caso in ordine di tempo vede protagonista il premier Meloni. Della sua promessa di tagliare le accise è rimasto ben poco e, dopo avere tolto il taglio pensato da Draghi, oggi, davanti alla nuova impennata dei carburanti, conferma che non vi sarà alcun intervento del Governo. Inutile ricordare che nel programma elettorale 2022 di Fratelli d'Italia, si faceva esplicitamente riferimento alla riduzione accise. A pagina 26 si annunciava infatti 'sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise'.
Oggi il presidente della Regione Emilia Romagna, incarnando il ruolo di leader Pd (nel suo continuo tentativo di prevaricare sulla Schlein rea di averlo battuto nella corsa alla segreteria), si diverte sui social con un 'La benzina non aumenterà, taglieremo le accise. (Ipse dixit)'.
Certo.
Fa bene a ironizzare Bonaccini, ma, con la stessa aria baldanzosa, farebbe bene anche a ironizzare su se stesso. La sua promessa di riaprire i punti nascita in montagna si è infatti tradotta non solo in una non riapertura a Pavullo, ma nella chiusura di altri punti nascita, a partire da quello di Mirandola nella bassa modenese. Come dire prometto 10 e ottengo non zero, ma meno 10. Niente male...
Del resto questa tendenza a promettere e non mantenere è un tratto distintivo a ogni livello. Da Roma a Bologna, si passa a Modena. Tutti ricorderanno la promessa di consumo di suolo a saldo zero di Muzzarelli, un giurin giuretto elettorale che si tradusse con la creazione di 550 case, di fatto una frazione nuova di pacca, a Vaciglio. Si disse che erano diritti acquisiti... Ma di certo quel verde venne trasformato in grigio cemento e buonanotte. Ipse dixit.
Ma non solo. Come sappiamo, sul concerto di Vasco al Parco Ferrari il sindaco di Modena costruì buona parte delle sue fortune. Ebbene, nel programma elettorale 2019 di Muzzarelli, sul fronte dei grandi eventi, si legge: 'Il Modena Park con Vasco Rossi ha mostrato quanto la città è capace di fare quando non si lascia bloccare dai professionisti della paura e del conservatorismo. Un’esperienza di tal genere non si può ripetere tutti gli anni, ma la tradizione dei concerti pop-rock di Modena può essere rilanciata attrezzando per la musica di massa lo Stadio Braglia. Più in generale è opportuno studiare nuove formule per eventi a cadenza regolare (biennale di Modena park, Modena Indie) con un disegno strategico di legacy post-evento a favore della vita cittadina e della rigenerazione urbana'.
Risultato? Il Parco Ferrari dopo Vasco, non ha visto cantare nemmeno il coro della parrocchia.
Promesse da politico...
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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