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Nell'eterno e ciclico gioco della politica tutto torna e a volte non cambiano nemmeno i nomi dei protagonisti. E' il caso della nuova sfida in terra carpigiana tra Giovanni Taurasi e Simone Morelli. Accumunati dalla atavica rivalità con l'ex sindaco di Carpi Alberto Bellelli (osservatore interessato in questa campagna elettorale), ma su fronti opposti alle ultime primarie Pd per la scelta del candidato sindaco (Morelli sostenne Righi contro Taurasi), i due tornano a incrociare le lame in occasione del voto per le Regionali. In questo giro di giostra Morelli è candidato nella lista di Azione, Taurasi in quella di De Pascale presidente in quota Italia Viva.
Una sfida difficile per entrambi, prima di tutto perchè le due liste molto probabilmente non riusciranno a far scattare un consigliere a Modena.
Qualora però vi riuscissero (significa superare la soglia del 4,5%) non è affatto scontato che i due carpigiani riescano a risultare leader di preferenze nelle rispettive liste. In Azione Morelli, per la prima volta alla prova delle preferenze dopo le vicende giudiziarie che ha brillantemente superato, deve vedersela con Stefania Cargioli, reduce da un buon risultato alle Europee, e, nella lista di De Pascale, Taurasi è chiamato a superare la corazzata civica guidata da Vincenzo Paldino. Anche i rispettivi 'sponsor' politici dei due rivali hanno una accesa (per usare un eufemismo) rivalità. Sulle nuvole biancastre che scorrono veloci sulle teste di Taurasi e Morelli, infatti, si scontrano a distanza gli ex compagni di partito Matteo Richetti e Giulia Pigoni. La Pigoni per Italia Viva ha ceduto il passo a Taurasi e Richetti non perde occasione di farsi fotografare con l'ex vicesindaco uscito indenne dal Carpi-gate.
E allora via alla sfida a suon di post su Facebook, cartelli elettorali, aperitivi con erbazzone e pizzette, cene pubbliche con discorso finale, incontri riservati davanti a caminetti spenti e caffè decaffeinati. Ma in fondo essere eletti conta poco, per Giovanni e Simone il primo obiettivo è che il rispettivo avversario non ce la faccia. Il resto si vedrà...
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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