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Dopo qualche mese di tregua più o meno forzata inizia la vera lotta per la segreteria PD, da rinnovare nel 2025. Visti i risultati delle regionali, che non sono andati esattamente come sperato dal segretario reggente Stefano Vaccari, molti osservatori credono che il pallino sia nelle mani di Giancarlo Muzzarelli detto Muzza, che torna in via Aldo Moro con oltre 13’500 preferenze. Certo è che il risultato per Vaccari è stato incredibilmente deludente: neanche sommando aritmeticamente i voti dei “suoi” due candidati, infatti, si riescono a raggiungere le preferenze di Muzzarelli: Luca Sabattini detto Sabba si è fermato sotto le 8'400, Stefania Gasparini a poco più di 4'300. Ed essendo in ticket il distacco netto diventa ancora più ampio. Un risultato che la dice lunga sulla capacità di traino e di gestione del partito della segreteria uscente.
E neanche i nomi dei candidati alla segreteria usciti finora sembrano avere grosse possibilità di cambiare qualcosa. Oltre a Sabattini e alla Gasparini, “bruciati” da questa elezione come si dice in gergo politico, non ha di certo possibilità di prendere in mano il partito il sindaco di Castelnuovo, Massimo Paradisi, Né soprattutto ne ha Alberto Bellelli, ex sindaco di Carpi, che con Muzzarelli non ha mai avuto un rapporto positivo, eufemisticamente e politicamente parlando. Anche perché se Bellelli ne avesse avute, l’incarico l’avrebbe ottenuto già al momento della rinuncia dell’ex sindaco di Soliera, Roberto Solomita, segretario fino alle ultime comunali. L’unico, forse, in grado di tener testa a Muzzarelli negli ultimi anni, imponendo a Modena il “forte” sindaco Massimo Mezzetti contro i numerosissimi e debolissimi candidati graditi al sindaco uscente. Ma oggi indisponibile essendo entrato, da dipendente, nella macchina comunale del capoluogo.
Non essendoci però altre elezioni significative all’orizzonte, tranne Pavullo dove sarà più facile perdere che vincere, il PD potrebbe anche pensare a soluzioni di transizione o completamente innovative. Ecco che dall’interno si inizia a mormoreggiare di due candidati giovani ma molto conosciuti e forti: Angelo Bruno, vicesindaco di Soliera e delfino di Roberto Solomita; e Susan Baraccani, segretario dei giovani democratici, reduce da un ottimo risultato alle regionali – dove è arrivata quinta a ridosso di Ludovica Carla Ferrari, ultima dei proclamati, ma con buone possibilità di essere ripescata. Questi due nomi, di persone giovani e preparate e che non hanno avuto scontri evidenti con la vecchia classe dirigente, potrebbero essere un’ottima soluzione per riportare pace in un partito che al di là dei sorrisi di facciata esce dilaniato da due turni elettorali di “tutti contro tutti”.
Una soluzione ancora più ardita potrebbe essere quella di nominare segretario provinciale Riccardo Righi, neo sindaco di Carpi. Dalle indiscusse capacità personali e politiche e doti di leadership. Ma che a termini di regolamento non potrebbe essere affatto eletto, in quanto non tesserato del PD e sindaco in un comune di grandi dimensioni. Ma per lo stesso regolamento non potrebbe essere segretario neanche Vaccari, in quanto parlamentare, né la Baraccani se dovesse essere ripescata in regione. E la stessa Elly Schlein ha preso la tessera PD dopo essersi candidata alla segreteria.
E come Righi neanche il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, è tesserato PD. Questo per dire che il PD, in provincia come sul nazionale, ha mietuto più successi laddove guidato da esponenti “fuori” dal classico PD: qualcosa vorrà dire. E lo stesso PD dovrà prima o poi prenderne atto.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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