Tutti con Renzi, ma in Emilia l'affluenza è flop

Da Bonaccini a Richetti, da Muzzarelli alla Maletti: gli eterni rivali uniti ipocritamente nell'abbraccio al leader


La foto piazzata su facebook dal compulsivo dei social Stefano Bonaccini (o dal suo ghostwriter Stefano Aurighi poco importa) è l'immagine plastica di quello che significa 'Unità' all'interno del Pd. Del Pd che esce in queste ore dalla primarie che incoronano di nuovo Matteo Renzi come leader.
Intanto il voto di oggi: a livello nazionale l'affluenza va oltre le aspettative (circa 2 milioni al voto, che non saranno i 3 milioni del 2013 ma sono comunque tantissimi e va detto, soprattutto se rapportati ai tre gatti che scelgono sul web i candidati grillini). Una affluenza che si traduce in un consenso per Renzi oltre il 72%: se non è plebiscito poco ci manca.
A livello regionale e modenese le cose non vanno così bene. Sì, percentualmente Renzi ottiene addirittura più consensi (75%), ma è l'affluenza a preoccupare i Dem: sia a Modena che in Regione è infatti dimezzata rispetto al 2013.
Meno di 36mila votanti nel modenese contro gli oltre 70mila di 4 anni fa. Un disastro in vista del voto. Quello vero, quello che contrapporrà il Pd ai 5 Stelle e alla Lega-Forza Italia.
Ma nonostante il crollo la foto resta, così come la soddisfazione espressa in questi minuti da Bonaccini (complimenti Renzi e grazie Emiliano e Orlando dice l'ecumenico Stefano da Campogalliano). In Emilia stanno tutti con Renzi. O quasi. E quelli che stanno con Orlando presto si convertiranno. Un po' come ha fatto Bonaccini qualche mese fa e Muzzarelli qualche giorno fa.
Il problema è che questi renziani-tutti renziani si odiano a vicenda come non ci fosse un domani. E non lo dimostrano solo le parole odierne di Giancarlo Muzzarelli contro la sua assessora renziana Ludovica Carla Ferrari rea di avere attaccato i bersaniani (Muzzarelli ha rimproverato duramente la sua 'Ludo' per aver dato dei traditori a Paolo Trande e compagnia, ma nulla ha detto contro Trande che ha dato della 'pappagalla' alla Ludo).
Dicevamo non solo quelle parole del sindaco-duca lo dimostrano.
L'odio vicendevole che si cela dietro a questa bella foto rottamatrice è così palese per chi conosce un minimo le dinamiche interne al Pd da far rabbrividire. Forse la ministro Boschi non sa di quanto la Maletti odi Muzzarelli (e viceversa), i due che stanno così vicini vicini alla sua destra. E non sa neppure quanto Richetti odi Bonaccini (e viceversa), i due che stanno alla sua sinistra (questo forse lo sa, ma fa lo stesso). Ma a Modena lo sanno proprio tutti. Tutti sanno le parole pesantissime che la Maletti scagliò contro il sindaco all'indomani delle primarie 'filippine' e tutti sanno quanto Richetti non abbia digerito la vicenda dell'inchiesta archiviata in pochi giorni per Bonaccini e in qualche anno per lui. Una inchiesta spese pazze che gli impedì di correre per la presidenza della Regione. A Modena lo sanno tutti.
Ma si fa finta di nulla. E ci si finge renziani uniti. In attesa che gli ultimi superstiti si aggreghino. Facendo di tutto per non pensare a quella affluenza in costante calo. Facendo finta di non ricordare che proprio Bonaccini meno di tre anni fa venne eletto governatore con appena il 18% dei consensi degli aventi diritto e con una affluenza di appena il 37%. Facendo finta che i 5 stelle (soluzione peggiore del problema) non esistano.
Giuseppe Leonelli
Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato .. Continua >>