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Un 2020 da archiviare. La pandemia ha segnato in modo indelebile l'anno che si conclude oggi e ha messo a dura prova i cittadini, le imprese, le famiglie. A Modena e in Regione Emilia Romagna il governo rodato e consolidato nei decenni, alla prova del virus ha mostrato in modo chiaro i suoi limiti, già da tempo visibili in controluce, ma parallelamente la macchina della propaganda sapientemente messa in campo dal Sistema di potere è stata fatta funzionare a pieno ritmo, sovrastrando con le proprie fanfare e i propri lustrini la realtà spesso drammatica.
Un continuo gioco di specchi, con la verità tragica riflessa attraverso i filtri rosa di un conservativo 'va tutto bene', un Sistema che ha continuato in modo martellante la propria narrazione, autoassolvendosi e descrivendosi sempre e comunque come il migliore dei mondi possibili.
Alcuni fatti recenti modenesi ed emiliani, diversissimi tra loro, ma accomunati da questa doppia verità, sono l'immagine di una fine anno che fa già da apripista, almeno nelle intenzioni, a un 2021 caratterizzato da un identico modello.
L'alluvione a Nonantola. Il 6 dicembre si spacca l'argine del Panaro e Nonantola finisce sott'acqua. Una tragedia prevista e quindi evitabile, lo dicono gli stessi esperti Unimore, identica rispetto a quella di 6 anni fa a Bastiglia e Bomporto, quando si ruppe l'argine del Secchia. Un disastro evidentemente legato alla mancata e parziale manutenzione della rete idrogeologica modenese. Eppure nessuna scusa alle famiglie e alle imprese immerse nel fango e nella melma, arriva dalla Regione Emilia Romagna o da Aipo, in compenso si mette in moto la macchina della propaganda: visite istituzionali (l'ultima quella di ieri con Borrelli e Boccia) e complimenti a non finire ai volontari e alla protezione civile.
Le terapie intensive allagate. A Natale, una manciata di giorni dopo l'inaugurazione, il nuovissimo reparto di Terapia intensiva di Baggiovara progettato da Politecnica finisce sott'acqua. Ventidue pazienti Covid che lottano tra la vita e la morte vengono trasferiti perchè piove sulle loro teste. All'inaugurazione in pompa magna avevano fatto bella mostra di sè assessori, dirigenti, sindaco... A visitare il reparto allagato ovviamente non si presenta nessuno. Anche in questo caso nessuna scusa, ma un bel comunicato dopo una settimana per dire che è tutto a posto. 'Abbiamo apportato una serie di migliorie nello smaltimento delle acque che dovrebbero scongiurare altri problemi in futuro' - afferma l'ingegnere responsabile. Bene così.
La strage nelle Cra. Nelle cra dell'Emilia Romagna si consuma da mesi una strage vergognosa certificata da Amnesty international. In Emilia Romagna ad oggi gli anziani ospiti delle Cra e delle Rsa contagiati dal Covid sono stati 9.206 su un totale di 35.978 ospiti. Più di un anziano su 4 si è ammalato. E di questi 9206 contagiati, 2039 sono morti (il 22%). Solo a Modena città si contano 110 morti nella seconda ondata. Eppure il sindaco di Modena nega la strage e snocciola i numeri dei morti in Consiglio comunale in fretta e mangiandosi le parole. Nei comunicati ufficiali i numeri non emergono. Vengono omessi. E Bonaccini plaude alle stanze degli abbracci.
L'inaugurazione bluff del Data Center. Prima di Natale inaugurazione in pompa magna del famoso Data center, in collegamento video il premier Conte. Ma le stanze dell'edificio (il quarto Data Center in regione), che sarà destinato ad ospitare i Centri elaborazione dati, di enti pubblici, istituzioni, e privati modenese sono ancora vuote, scollegate. Anche quelle che ne dovranno costituire (non si sa quando e con quale programma operativo), il cuore pulsante. Quello dei server. Resta la parata politica autocelebrativa di un ora e mezzo del premier, del presidente Bonaccini e del sindaco Muzzarelli sganciata e avulsa dalla realtà di una scatola ancora vuota.
E allora non resta che sedersi in poltrona e gustarsi il concerto di Capodanno su Trc. Cercando in tutti i modi di non pensare che questo spettacolo televisivo senza pubblico, uguale a tanti altri sulle Reti nazionali, è costato 120mila euro di soldi pubblici. Con l'organizzazione consegnata a Studio's pochi giorni prima di Natale. Sì, meglio illudersi insieme al famoso venditore di almanacchi.
'- Credete che sarà felice quest’anno nuovo?
- Oh illustrissimo sì, certo.
- Come quest’anno passato?
- Più più assai
...
- Dunque mostratemi l’almanacco più bello che avete.
- Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
- Ecco trenta soldi.
- Grazie, illustrissimo; a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi'.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>