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Come finiranno realmente le elezioni a Carpi? Guardando solo ai numeri e ai sondaggi, abbiamo pronosticato un’ampia vittoria del candidato del PD, Riccardo Righi, al primo turno, con quasi il 60%. Ma andrà davvero così?
Perché la politica non è la matematica. E sulle elezioni locali c’è sempre un margine di incertezza. Già in passato a Carpi gli elettori hanno punito le manovre di palazzo: nel 2009 la lista di Italia dei Valori, che sul nazionale prese l’8%, a livello locale prese la metà perché – si commentò ai tempi – capitanata da Lorena Borsari, fino al giorno prima leader di Forza Italia. Oggi la stessa cosa potrebbe capitare a Azione, il cui leader Simone Morelli all’ultimo ha deciso di non candidarsi mettendo in crisi i suoi stessi sostenitori.
Il PD, poi, pagherà il flusso di voti degli elettori di Giovanni Taurasi, uscito sconfitto con diverse polemiche dalle primarie con Righi, verso Italia Viva. Partito che, in caso di buon risultato, potrebbe chiedere un assessorato per lo stesso Taurasi – comunque in odore di candidatura per le prossime regionali.
Molti osservatori, poi, hanno osservato che il cambiamento tanto annunziato da Righi negli effetti reali non esiste: la campagna elettorale è saldamente nelle mani dei soliti noti, seppur per interposta persona: Simone Tosi, portavoce del sindaco Alberto Bellelli, la cui moglie Valeria Dondi è la prima dei testimonial sul sito ufficiale di Righi; e l’immancabile Marco Reggiani, che a queste elezioni parrebbe sostenere l’elezione in quota PD di Elena Brina, sconosciuta ai più ma anima della campagna elettorale di Righi.
E a sua volta fra i testimonial sul sito dell’architetto – oltre che in primo piano in tutte le iniziative e relative foto. Mentre il grande vecchio Rossano Bellelli, nonostante l’alleanza con la DC di Totò Cuffaro, difficilmente raccoglierà l’8% del 2019. Righi vincerà ugualmente al primo turno, ma con “solo” il 52/54%.
In casa Medici, invece, potrebbe risultare più deleteria del previsto la fuga di voti degli elettori dei 5 stelle e dei civici che facevano riferimento a Giorgio Verrini e Sergio Vascotto verso altri lidi. Oltre all’aver perso il supporto di Voce Di Carpi. Secondo diversi osservatori la candidata civica potrebbe fermarsi ben sotto al 10%. Con questi presupposti, escludendo che Davide Verri possa ambire a più del 2 -3%, Annalisa Arletti, moglie del senatore Michele Barcaiuolo, potrebbe superare ampiamente il 30%. Con 5 seggi assegnati a FDI; uno ciascuno a FI e Lega; uno a Monica Medici e l’ultimo da assegnare ai resti.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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