Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
L'idea era stata costruita da mesi dal vicepresidente nazionale Dc Gianpiero Samorì e il senatore Fdi Michele Barcaiuolo la aveva portata a inizio settimana al tavolo degli alleati, ma alla fine nell'arco di pochi giorni la candidatura è tramontata. La professoressa Maria Grazia Modena non sarà la candidata unitaria per il centrodrestra alle elezioni di giugno a Modena.
Il bivio di fronte al quale si erano trovati i meloniani pare sia stato definitivamente superato con una scelta politica. Il candidato uscirà dalla terna di nomi da tempo in campo: Piergiulio Giacobazzi per Forza Italia ed Elisa Rossini e Luca Negrini per Fdi.
Per la prof Modena resta la strada di una lista civica, autonoma o collegata al centrodestra già dal primo turno, supportata dal comitato Noi per Modena (nome lanciato mesi fa che già celava al proprio interno un indizio del candidato), ma il noto medico a questo punto, senza l'appoggio di Fdi, Forza Italia e Lega, potrebbe decidere di sfilarsi completamente confermando le smentite ufficiali circa la propria disponibilità.
A quattro mesi dal voto, e con il centrosinistra già solidamente in campo con Massimo Mezzetti, sta ora a Michele Barcaiuolo fare l'ultima scelta: dopo mesi di melina e di inutile attesa di Godot Paolo Cavicchioli, il candidato sarà un politico. Ma quale politico?
Piergiulio Giacobazzi appare il nome maggiormente in grado di intercettare voti trasversali e fuori dall'area strettamente meloniana. 42 anni, avvocato, di nota famiglia modenese, da anni leader di Forza Italia in città, Giacobazzi è stato il primo a dirsi apertamente disponibile a scendere in campo e ora dovrà giocare le sue carte su un tavolo non più provinciale, ma cercando, al di là dei desiderata di Barcaiuolo, di far valere il peso della propria candidatura sullo scacchiere nazionale cercando anche un asse con la Lega, sinora completamente fuori dai giochi in città.
In parte dipenderà anche da come verrà chiusa la partita di Sassuolo, ma soprattutto dalla volontà dei leader nazionali di Forza Italia di chiedere alla coalizione di poter avere la candidatura modenese.
Elisa Rossini e Luca Negrini, dal canto loro, rappresentano i nomi migliori di Fdi che Barcaiuolo può mettere in campo vista la propria indisponibilità a candidarsi, così come il no del deputato Daniela Dondi, prima donna a strappare il collegio di Modena al centrosinistra. Elisa Rossini può far valere la esperienza di cinque anni in Consiglio comunale, mentre Negrini è riuscito a costruire, in particolare nell'ultimo anno, una grande visibilità sui temi cittadini, forte del suo ruolo di presidente modenese del partito. Da questo punto di vista Barcaiuolo può scegliere in splendida autonomia tra i due nomi. Intanto le settimane passano e nemmeno la freccia di San Valentino, come più volte annunciato, indicherà una strada certa per il centrodestra modenese.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>