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Il candidato sindaco del centrosinistra Massimo Mezzetti, visitando sabato il comitato elettorale di Luca Negrini, da un lato ha cercato di adombrarne la visibilità, dall'altro ha riconosciuto nel candidato di centrodestra l'unico vero rivale sulla strada che lo separa dall'indossare la fascia tricolore.
A dispetto di una scelta giunta colpevolmente in ritardo e senza una adeguata rete preparata dai vertici provinciali del partito, il candidato sindaco Negrini sta effettivamente dimostrando un inaspettato estro e un ottimismo che da 'ingenuo' si sta rivelando col passare dei giorni se non contagioso, comunque apprezzato.
Ovvio, la matematica e il non aver tentato per tempo un dialogo coi centristi di Azione, rendono Mezzetti decisamente favorito, ma due elementi nuovi potrebbero giocare a favore del 33enne imprenditore sostenuto da Fdi, Lega, Forza Italia e Noi Moderati.
Il primo è puramente teorico. Il Movimento 5 Stelle a Modena non ha ancora chiuso ufficialmente l'alleanza col Pd e se le crepe che si stanno aprendo a livello nazionale tra Conte e la Schlein superassero la soglia delle semplici schermaglie, allora un clamoroso ripensamento potrebbe portare il Movimento a una corsa solitaria. Una ipotesi che, ovviamente, farebbe la gioia dei consiglieri uscenti, costretti a subire obtorto collo l'alleanza col partito che per 5 anni hanno attaccato e che verrebbe certamente ripagata in termini percentuali dall'elettorato. Con il partito di Conte pronto a una lista autonoma il ballottaggio per Mezzetti sarebbe quasi scontato, nonostante tutto il supporto del partito di Calenda.
Il secondo elemento è più concreto. Negrini sta trovando negli ultimi giorni una inaspettata sponda nella sua sfida a Mezzetti, nel sindaco uscente Giancarlo Muzzarelli. Muzzarelli ha preso malissimo la discontinuità enunciata dal candidato sindaco della coalizione Pd, non si rassegna a un passo indietro in termini di visibilità e potere e, per questo, continua a criticare apertamente le mosse del suo pretendente successore. Ovvio che questo atteggiamento contro Mezzetti gioca a favore di Negrini che, puntando sul concetto di alternanza e non di centrodestra contro centrosinistra, potrebbe riaprire i giochi e costruire, quasi per miracolo, quella rete civica che il suo partito non ha voluto offrirgli.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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