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I segnali ci sono tutti nei principali comuni modenesi che a maggio andranno al voto. A Maranello, a Sassuolo, a Modena e a Carpi il centrodestra predica unità, ma in realtà il traino Lega sta facendo di tutto per disgustare i forzisti, sperando in un accordo al secondo turno coi 5 Stelle.
Col Pd in crisi profonda ovunque, l'opposizione sa di avere una occasione storica per andare al governo nel modenese e il Carroccio se la vorrebbe giocare senza quella che dal partito di Salvini è vista come una 'palla al piede'. Cioè senza Forza Italia. Forza Italia che dal canto suo con il commissario provinciale Piergiulio Giacobazzi sta accettando ogni sgarbo da parte della Lega, pur di rimanere agganciata al carro che vince e pietire qualche posto nelle varie giunte, senza quasi mai provare a contrattare qualche candidato sindaco al tavolo del centrodestra.
Cominciamo da Modena dove la Lega ha imposto l'uomo di Stefano Vernole, mite ma poco conosciuto, Stefano Prampolini. Una imposizione per nulla condivisa con gli alleati del centrodestra al punto che lo slogan 'Prampolini sindaco' è stato lanciato ancor prima della presentazione ufficiale prevista per metà febbraio.
Passiamo a Maranello dove il candidato di Fdi Guglielmo Sassi (unica richiesta dei meloniani in provincia di Modena) ha ricevuto lo schiaffo della Lega che ha imposto anche qui Luca Barbolini, prontamente accettato da Forza Italia che ha subito lasciato per strada Michele Barcaiuolo e compagni.
E ancora, rimanendo nel distretto ceramico, Sassuolo, dove la Lega continua a puntare su Francesco Menani che ha dato dei maiali a Forza Italia. Con il nome (oggettivamente forte) di Emanuel Manfredini, presentato dai berlusconiani, lasciato sinora a margine.
Infine Carpi. Qui la Lega non ha nessun nome, ma al momento l'idea è quella di puntare su un candidato debole (possibilmente non apprezzato da Forza Italia) per non arrivare nemmeno al ballottaggio e lasciare spazio al secondo turno ai 5 Stelle già da tempo in pista con Monica Medici.
Perchè l'altra faccia della strategia leghista è proprio questa. Sperare nell'appoggio al secondo turno dei 5 Stelle e viceversa. A Modena molto dipenderà dalla scelta del candidato sindaco 5 Stelle. Dovesse essere Andrea Giordani (in campo nel caso del passo indietro di Giorgio Rebecchi che non ha gradito il no di Di Maio, di cui il senatore Gabriele Lanzi si è fatto portavoce, ad alleanze coi civici di sinistra) l'appoggio dei grillini alla Lega di Prampolini al secondo turno sarebbe scontato. Con Rebecchi in campo, invece, per la Lega la partita sarebbe decisamente in salita.
Giuseppe Leonelli
Nella foto Monica Medici, Stefano Prampolini e Emanuel Manfredini
Voto, tentazione Lega: disgustare Forza Italia e accordarsi col M5S

Da Modena a Maranello e Sassuolo i leghisti fanno di tutto per rompere con gli alleati del centrodestra. A Carpi pronto un appoggio al secondo turno alla Medici

I segnali ci sono tutti nei principali comuni modenesi che a maggio andranno al voto. A Maranello, a Sassuolo, a Modena e a Carpi il centrodestra predica unità, ma in realtà il traino Lega sta facendo di tutto per disgustare i forzisti, sperando in un accordo al secondo turno coi 5 Stelle.
Col Pd in crisi profonda ovunque, l'opposizione sa di avere una occasione storica per andare al governo nel modenese e il Carroccio se la vorrebbe giocare senza quella che dal partito di Salvini è vista come una 'palla al piede'. Cioè senza Forza Italia. Forza Italia che dal canto suo con il commissario provinciale Piergiulio Giacobazzi sta accettando ogni sgarbo da parte della Lega, pur di rimanere agganciata al carro che vince e pietire qualche posto nelle varie giunte, senza quasi mai provare a contrattare qualche candidato sindaco al tavolo del centrodestra.
Quattro indizi fanno una prova.
Cominciamo da Modena dove la Lega ha imposto l'uomo di Stefano Vernole, mite ma poco conosciuto, Stefano Prampolini. Una imposizione per nulla condivisa con gli alleati del centrodestra al punto che lo slogan 'Prampolini sindaco' è stato lanciato ancor prima della presentazione ufficiale prevista per metà febbraio.
Passiamo a Maranello dove il candidato di Fdi Guglielmo Sassi (unica richiesta dei meloniani in provincia di Modena) ha ricevuto lo schiaffo della Lega che ha imposto anche qui Luca Barbolini, prontamente accettato da Forza Italia che ha subito lasciato per strada Michele Barcaiuolo e compagni.
E ancora, rimanendo nel distretto ceramico, Sassuolo, dove la Lega continua a puntare su Francesco Menani che ha dato dei maiali a Forza Italia. Con il nome (oggettivamente forte) di Emanuel Manfredini, presentato dai berlusconiani, lasciato sinora a margine.
Infine Carpi. Qui la Lega non ha nessun nome, ma al momento l'idea è quella di puntare su un candidato debole (possibilmente non apprezzato da Forza Italia) per non arrivare nemmeno al ballottaggio e lasciare spazio al secondo turno ai 5 Stelle già da tempo in pista con Monica Medici.
Perchè l'altra faccia della strategia leghista è proprio questa. Sperare nell'appoggio al secondo turno dei 5 Stelle e viceversa. A Modena molto dipenderà dalla scelta del candidato sindaco 5 Stelle. Dovesse essere Andrea Giordani (in campo nel caso del passo indietro di Giorgio Rebecchi che non ha gradito il no di Di Maio, di cui il senatore Gabriele Lanzi si è fatto portavoce, ad alleanze coi civici di sinistra) l'appoggio dei grillini alla Lega di Prampolini al secondo turno sarebbe scontato. Con Rebecchi in campo, invece, per la Lega la partita sarebbe decisamente in salita.
Giuseppe Leonelli
Nella foto Monica Medici, Stefano Prampolini e Emanuel Manfredini

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