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Quasi certamente il 19enne tunisino identiificato dai Carabinieri come l'autore in concorso con un complice, dell'aggressione e della rapina di soldi e cellulare ad Emilio Salemme, storico ambientalista e presidente della consulta ambiente del Comune di Modena, non si presenterà davanti al giudice, ma il procedimento nei suoi confronti avanzerà ugualmente. L'uomo, senza fissa dimora, è uno dei due ad essere stati identificati come gli autori, in concorso, della violenza perpetrata nei confronti di Emilio Salemme.
Era l'una della notte del 25 luglio. All'uscita da un ristorante nella zona di via Taglio, Salemme stava recandosi a casa, a piedi, quando un uomo gli si è avvicinato alle spalle. Prima gli ha sfilato il portafoglio, poi lo ha spinto violentemente facendolo cadere a terra per rubargli anche il cellulare. Impresa riuscita. A fare il palo per avvertire il complice caso di pericolo o passaggio delle forze dell'ordine, il 19enne imputato.
I due si allontanarono percorrendo via Falloppia, con la refurtiva. Emilio Salemme, caduto, steso e terra e scosso, non riusci a descrivere gli aggressori. Le indagini scattarono subito, fermandosi presto sull'identificazione del tunisino 19enne, senza fissa dimora.
Nei suoi confronti abbastanza indizi per potere chiedere l'arresto. L'ordinanza di custodia cautelare infatti non si fa attendere, viene emessa me non viene eseguita perché l'uomo risulta irreperibile.
Il Giudice per le indagini preliminari, accolta la richiesta di rinvio a giudizio ha comunque fissato l'udienza preliminare per il 2 febbraio in tribunale. Emilio Salemme di dichiara soddisfatto dell'esito delle indagini, ma ora chiede che il sindaco di Modena si costituisca parte civile. 'A tutela dei propri cittadini e in rappresentanza della comunità, per dare voce e rappresentanza a chi non ce l'ha e che spesso, per una questione di soldi, non ha la possibilità di difendersi. Basta pensare che solo per la mia costituzione, quindi per fare valere i miei diritti, devo spendere dai 1000 ai 1500 euro solo per costituirmi in una procedimento dove sono vittima e danneggiato. Questa norma va cambiata'.
Aggredì e rapinò Emilio Salemme: 19enne tunisino alla sbarra

Udienza preliminare oggi per l'uomo che insieme ad un complice (entrambi irreperibili) è accusato dell'aggressione in pieno centro, nel luglio scorso. La vittima: 'Il sindaco si costituisca parte civile per rappresentare e dare voce a chi non ce l'ha'


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Era l'una della notte del 25 luglio. All'uscita da un ristorante nella zona di via Taglio, Salemme stava recandosi a casa, a piedi, quando un uomo gli si è avvicinato alle spalle. Prima gli ha sfilato il portafoglio, poi lo ha spinto violentemente facendolo cadere a terra per rubargli anche il cellulare. Impresa riuscita. A fare il palo per avvertire il complice caso di pericolo o passaggio delle forze dell'ordine, il 19enne imputato.
I due si allontanarono percorrendo via Falloppia, con la refurtiva. Emilio Salemme, caduto, steso e terra e scosso, non riusci a descrivere gli aggressori. Le indagini scattarono subito, fermandosi presto sull'identificazione del tunisino 19enne, senza fissa dimora.
Nei suoi confronti abbastanza indizi per potere chiedere l'arresto. L'ordinanza di custodia cautelare infatti non si fa attendere, viene emessa me non viene eseguita perché l'uomo risulta irreperibile.
Il Giudice per le indagini preliminari, accolta la richiesta di rinvio a giudizio ha comunque fissato l'udienza preliminare per il 2 febbraio in tribunale. Emilio Salemme di dichiara soddisfatto dell'esito delle indagini, ma ora chiede che il sindaco di Modena si costituisca parte civile. 'A tutela dei propri cittadini e in rappresentanza della comunità, per dare voce e rappresentanza a chi non ce l'ha e che spesso, per una questione di soldi, non ha la possibilità di difendersi. Basta pensare che solo per la mia costituzione, quindi per fare valere i miei diritti, devo spendere dai 1000 ai 1500 euro solo per costituirmi in una procedimento dove sono vittima e danneggiato. Questa norma va cambiata'.
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