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Nelle terribili vicende descritte nell'inchiesta Angeli e Demoni tanto si è parlato degli elettrodi posizionati sui bambini sottratti dai servizi sociali alle rispettive famiglie. Oggi, continuando la lettura della Ordinanza del Gip, La Pressa dà conto di cosa esattamente riferiscono le carte su questo tema.
Lo strumento, come si evince, viene descritto in particolare da Nadia Bolognini come la 'macchinetta dei ricordi'. La Bolognini è una figura centrale nell'indagine. Compagna di Claudio Foti, direttore dell’area evolutiva Centro Studi Hansel e Gretel e socia con Foti stesso di Sie srl, è stata protagonista di diversi convegni nei quali presentava, anche in chiave teatrale, il suo approccio nei confronti dei bambini.


In particolare qui riportiamo il convegno del maggio 2016 patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, 'Quando la notte abita il giorno' con la stessa Bolognini e la regia della Bassmaij.
Fadia Bassmaji, ricordiamo, è ex compagna di Federica Anghinolfi, affidataria di una bambina e anch'ella indagata.
Ma torniamo alla 'macchinetta dei ricordi'.
'Il nome generico utilizzato dalla Bolognini per lo strumento è 'macchinetta dei ricordi'. Si tratta di uno strumento non commercializzato in Italia dotato di impulsi elettromagnetici erogati mediante elettrodi che venivano collegati ai piedi o posti tra le mani dei minori e prospettato ai piccoli pazienti come finalizzato alla emersione dei ricordi degli asseriti traumi presenti nella mente dei minori e alla relativa sostituzione con ricordi positivi e di diversa natura. L'utilizzo dello strumento è certo avvenisse in totale assenza del consenso da parte dell'esercente la responsabilità genitoriale: di tali consensi non vi è traccia documentale nè i genitori sentiti hanno specificato di essere stati informati dell'utilizzo di tale strumento e che loro fosse richiesto uno specifico consenso'.
L'obiettivo degli psicologi? Come il Gip afferma, è sempre lo stesso: 'Fare emergere l'abuso a tutti i costi'.
Giuseppe Leonelli
Orrore Bibbiano, la Bolognini e gli elettrodi a mani e piedi dei bimbi

Ed ecco il video integrale del convegno, patrocinato dalla Regione, 'Quando la notte abita il giorno' con la stessa Bolognini e la regia della Bassmaij

Nelle terribili vicende descritte nell'inchiesta Angeli e Demoni tanto si è parlato degli elettrodi posizionati sui bambini sottratti dai servizi sociali alle rispettive famiglie. Oggi, continuando la lettura della Ordinanza del Gip, La Pressa dà conto di cosa esattamente riferiscono le carte su questo tema.
Lo strumento, come si evince, viene descritto in particolare da Nadia Bolognini come la 'macchinetta dei ricordi'. La Bolognini è una figura centrale nell'indagine. Compagna di Claudio Foti, direttore dell’area evolutiva Centro Studi Hansel e Gretel e socia con Foti stesso di Sie srl, è stata protagonista di diversi convegni nei quali presentava, anche in chiave teatrale, il suo approccio nei confronti dei bambini.


In particolare qui riportiamo il convegno del maggio 2016 patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, 'Quando la notte abita il giorno' con la stessa Bolognini e la regia della Bassmaij.
Fadia Bassmaji, ricordiamo, è ex compagna di Federica Anghinolfi, affidataria di una bambina e anch'ella indagata.
Ma torniamo alla 'macchinetta dei ricordi'.
'Il nome generico utilizzato dalla Bolognini per lo strumento è 'macchinetta dei ricordi'. Si tratta di uno strumento non commercializzato in Italia dotato di impulsi elettromagnetici erogati mediante elettrodi che venivano collegati ai piedi o posti tra le mani dei minori e prospettato ai piccoli pazienti come finalizzato alla emersione dei ricordi degli asseriti traumi presenti nella mente dei minori e alla relativa sostituzione con ricordi positivi e di diversa natura. L'utilizzo dello strumento è certo avvenisse in totale assenza del consenso da parte dell'esercente la responsabilità genitoriale: di tali consensi non vi è traccia documentale nè i genitori sentiti hanno specificato di essere stati informati dell'utilizzo di tale strumento e che loro fosse richiesto uno specifico consenso'.
L'obiettivo degli psicologi? Come il Gip afferma, è sempre lo stesso: 'Fare emergere l'abuso a tutti i costi'.
Giuseppe Leonelli

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