Voto a Carpi, Morelli ancora decisivo per il post-primarie. Mal di pancia nel centrodestra
Il punto d'arrivo dei forzisti nel territorio potrebbe essere la candidatura di Cristian Rostovi e Massimo Barbi come esterni nelle liste di Fdi
Il primo punto all'ordine del giorno del candidato PD che uscirà dalle urne sarà infatti capire come comporre la squadra degli assessori, soddisfacendo le richieste di tutti gli alleati - ufficiali e non. Se la sinistra punterà, come ampiamente prevedibile, sul rientro in grande stile di Cesare Galantini, già assessore nella prima giunta di Bellelli, e sulle qualità indiscusse di Tamara Calzolari e Mariella Lugli, non è ancora chiaro chi rappresenterà il centro. Per Italia Viva sarebbe pronto Sergio Vascotto, che dopo essersi dimesso da presidente di Carpi Futura ha già cucito ottimi rapporti con il renziano Saverio Catellani. Ma il nome che circola più insistentemente in questi giorni è - ancora una volta - quello dell' ex vicesindaco Simone Morelli. Che negli ultimi giorni, anche tramite l'intercessione di Taurasi, avrebbe cercato e ottenuto un contatto con Paolo Zanca, dal quale sarebbe scaturito un accordo del quale non sono ancora noti i dettagli - ma è facile intuirne gli obiettivi. Verrebbe ancora una volta a cadere l'ipotesi di una giunta con il dottor Giorgio Verrini, non esattamente in sintonia con Zanca.
Anche nel centrodestra ci potrebbero essere sorprese. Se per Fdi e Lega il candidato è Annalisa Arletti, moglie di Michele Barcaiuolo, non è così - ancora - per Forza Italia. I berlusconiani avrebbero infatti proposto agli alleati una rosa di nomi di qualità, fra i quali, come anticipato da La Pressa, Giovanni Arletti della Chimar e Corrado Faglioni di Enerplan. Nomi forti, ai quali va aggiunto quello altrettanto forte di Claudio Boccaletti. Progettista e imprenditore immobiliare, già presidente della Lapam e consigliere comunale nel mandato 2004-2009, Boccaletti è figura molto nota in città e attiva nel mondo delle associazioni. Al momento il geometra avrebbe declinato le offerte ma ai più sono parse le solite strategie preelettorali. Il partito capitanato da Antonio Platis non avrebbe gradito l'imposizione senza concerto della candidata meloniana, con poche possibilità di sfondare al centro e di fare accordi con le forti civiche della città dei Pio. Così come Platis avrebbe criticato la gestione di Soliera, con il veto assoluto di Barcaiuolo per Roberto Benatti, amico e già collega di partito e in provincia di Platis - Benatti che a sua volta avrebbe poi declinato candidature a metà. Il punto d'arrivo dei forzisti nel territorio potrebbe essere la candidatura di Cristian Rostovi e Massimo Barbi come esterni nelle liste di Fdi - come fece Annalisa Arletti con la Lega nel 2019 - per dare loro qualche possibilità di elezione.
Eli Gold
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