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'La città ha già detto con chiarezza, in occasione delle manifestazioni per la pace, come la pensa sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia'. Così ieri il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli ha liquidato la manifestazione per la pace di domani in centro e per lo stop all'invio di armi in Ucraina promossa da Comitato Fermare la guerra, Ancora Italia per la sovranità democratica, Circolo La Terra dei padri, associazione Russia-EmiliaRomagna', Comitato Ius, 3v Verità e libertà, Uniti per la libertà, Associazione Modena libera, Centro di documentazione Iskra, Le partite iva, Fronte del dissenso e Vento dell'Est-una voce nel silenzio.
Ora che queste sigle non rappresentino lo schieramento politico a cui Muzzarelli fa riferimento non vi è alcun dubbio, così come non vi è alcun dubbio che si possa anche aspramente criticare nel merito le posizioni di alcuni di questi gruppo.
Detto questo affermare che 'la città abbia già detto con chiarezza come la pensa sulla guerra in Ucraina' e sull'invio di armi senza fine sottoscritto dai Governi Draghi ieri e Meloni oggi (le cui posizioni sulla guerra sono identiche), è un po' azzardato.
Muzzarelli evidentemente pensa di interpretare il pensiero di tutti i modenesi sostenendo che è corretto continuare ad inviare armi al Paese invaso, così come sostiene il Pd (sia con la Schlein che con Bonaccini che il sindaco ha sostenuto alle Primaire), ma le cose non stanno esattamente così.
Un recente sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli, pubblicato dal Corriere della Sera, effettuato tra il 21 e 23 febbraio di quest'anno sull'invio delle armi in Ucraina ha mostrato come il 45% degli italiani sia contrario e il 34% sia favorevole.
Ora, magari Modena è un'oasi a parte, dove tutti pensano che inviare armi a rotta di collo possa portare senz'altro alla pace, ma ad oggi non vi sono elementi per pensare che i modenesi la pensino come Muzzarelli afferma.
La maggioranza degli italiani (e verosimilmente dei modenesi) sostengono molte delle tesi che domani verranno ribadite in piazza a Modena. Questa è la verità. Ovviamente al di là del merito, ogni tipo di approccio violento o esagerato andrebbe condannato (come sempre), ma va detto chiaramente che non solo il sindaco di Modena non è depositario della Verità assoluta e non è il portavoce di ogni singolo modenese su temi così delicati, ma che se vi è una Verità oggi rispetto al sentire della 'gente' essa è più vicina a chi domani scenderà in piazza.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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