A Modena le abbiamo viste tutte, ma questo porta a porta è una offesa

Per una volta, l'Amministrazione ed Hera provino a cercare un consenso ammettendo di aver insistito su di una sciocchezza...


scrivo a tutti voi, che quotidianamente vi occupate di narrare ciò che accade nelle nostre città, e nella fattispecie a Modena, per condividere un paio di foto fatte oggi pomeriggio in via Spallanzani a Modena, ed un'amara riflessione.
Ho 52 anni, sono nato e cresciuto a Modena, anche se nell'ultimo anno per ragioni lavorative sono più spesso fuori città per lunghi periodi. Le ho viste tutte, davvero: le piazze 20 settembre rinnovate con le capannine tutte uguali che poi son state spazzate via perchè brutte (ma ve'?!), le porte Gehry che si fanno anzi no, le piazze che si fanno anzi nì, il diurno (sembra sia l'unica risorsa di Modena), i salotti della città, gli acquisti bulimici di ogni tipo di struttura fatiscente per poi non concluderne nulla o quasi.
La città laboratorio, la Signora Città, la manovra antismog, le domeniche ecologiche, i piani urbanistici, le corsie autobus, gli autovelox, i fotored, i restringimenti di carreggiata, le urbanizzazioni popolari. E via dicendo, la lista è lunga. E sempre, obbedienti come muli, i modenesi a mandar giù (persino contenti: 'Avia pervia', no? 'Dai por carga: carga ancàra, c'sa cràdet c'ag mola?').
Questa della raccolta porta a porta, però, credo sia stata una scelta così chiaramente impositiva, dogmatica e non condivisa dai cittadini da non meravigliarmi nemmeno che in molti punti la città stia diventando un letamaio. Dice 'eh ma la gente è maleducata': sì, lo è, ma non da un mese a questa parte, e queste vergogne le vedo molto più solo ora, non prima della rimozione di tanti cassonetti.
La gente sarà anche maleducata ma forse ha anche desiderio - ogni tanto - che chi la 'serve' le renda la vita un po' più semplice, non più complessa, e vorrebbe - forse - non essere costantemente chiamata a dover dar prova di qualcosa (che poi, esattamente, con che diritto le si impone di ogni?).
Sono certo che nessuno con un po' di cervello si schieri contro la raccolta differenziata, ma credo che siano in molti a schierarsi contro il porta a porta 'a prescindere' ed, evidentemente, in parecchi ad agire di conseguenza (senza che io voglia giustificarli, ma prendo atto che questi angoli di discarica sono sempre più frequenti e a farne le spese siamo tutti noi cittadini). Ma non può essere tutta maleducazione: è chiaro che il servizio sia mal pensato e mal gestito, stentando ad essere pratico o consono in diversi luoghi: perché, per una volta, l'Amministrazione ed Hera non provano a cercare un consenso ammettendo di aver insistito su di una sciocchezza, per altro già spesso fallimentare altrove, e non tornano sui loro passi? Basterebbe poco, non è un delitto sbagliarsi. Lo è, però, insistere.
Saluti cordiali,
Paolo Cavazzuti
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