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In merito all’articolo da voi pubblicato (qui l'articolo), va chiarito con nettezza come non vi sia alcun “collassamento” di opere realizzate. Viceversa, si tratta di demolizioni previste, realizzate in questi giorni nell’ambito della completa ricostruzione del sistema di difesa idraulica dell’area, a beneficio degli abitanti e della comunità locale.
Infatti, i lavori attualmente in corso nel tratto a monte della via Emilia sono proprio le opere funzionali alla messa in sicurezza del tratto del torrente Tiepido interessato dalle acque di piena del fiume Panaro. A cura dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, prevedono il consolidamento strutturale delle sponde sia in destra che in sinistra idraulica con la realizzazione di un sistema di fondazioni profonde su pali, la protezione delle sponde con gabbioni metallici e la realizzazione di nuovi muri spondali in grado di contenere le acque in caso di piena massima, il tutto rialzato di un ulteriore metro a favore della sicurezza.
I lavori prevedono la sostituzione dell’attuale muro esistente, realizzato negli anni con successivi rialzi, con uno nuovo adeguato definitivamente in altezza e con opere di fondazione profonde.
Da qui la demolizione del muro esistente in destra idraulica, disposta dalla direzione lavori giovedì 8 luglio e completata il 12 luglio allo scopo di accelerare l’avvio della perforazione delle fondazioni profonde (pali) iniziata oggi, proprio per sfruttare il più possibile la stagione estiva e le condizioni di magra del fiume.
Il cantiere è aperto dal 7 giugno scorso. Si lavora direttamente in alveo in considerazione delle infrastrutture private e artigianali presenti sulle sponde, che non consentono di operare dall’alto. Per questo si è proceduto con la demolizione del vecchio muro di sponda, per predisporre il sedime dove realizzare quello nuovo e consentire la rapida esecuzione delle opere a partire dal fondo alveo in condizioni di sicurezza per gli operatori.
Le aree vengono presidiate e messe in sicurezza in relazione anche alle condizioni meteo previste, garantendo il presidio costante della sicurezza idraulica.
In conclusione, quelli testimoniati anche dalle vostre foto sono i lavori in corso, funzionali alla messa in sicurezza dell’area.
Rita Nicolini - Direttrice Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Ringraziamo la Direttrice per la puntuale lettera di chiarimento. Prendiamo atto che i lavori di demolizione previsti riguardano le opere murarie che negli ultimi anni e in tempi recenti erano state finanziate, realizzate e potenziate, con graduali rialzi, dallo stesso ente regionale. Opere che si sono dimostrate talmente insufficienti ed inadeguate al punto da non trattenere una piena di portata media come quella del 6 dicembre, che ha provocato ugualmente l'esondazione del Tiepido e l'allagamento della zona Fossalta, e tali da dovere essere completamente sostituite nel giro di pochi anni. Con un altrettanto chiaro ed evidente dispendio di denaro pubblico. In considerazione dell'importanza dei lavori in atto, anche rispetto a quella che dovrebbe essere una dichiarata messa in sicurezza del nodo idraulico in questione, sarebbe importante la pubblicazione dei relativi progetti e la tempistica della loro realizzazione
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Redazione Pressa
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