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Egregio direttore,
ho saputo della 'trovata' di ricavare altri 50 alloggi per universitari nel fabbricato tristemente conosciuto con il nome Errenord. Si era già parlato in città della ricerca di aree in zone vicine alla nuova facoltà di ingegneria. L'assessore Vandelli in persona si era fatta portavoce di tale necessità.
Un'ottima carta da giocare al meglio: Unimore ha facoltà che attirano richieste di studenti da tutto il mondo, le facoltà di ingegneria meccanica e di medicina sono innegabilmente considerate delle eccellenze per Modena e non solo.
Sempre il nostro assessore alla pianificazione aveva parlato di un ipotetico diametro di due chilometri dalla sede di ingegneria, l'area su cui svolgere le ricerche per localizzare tale nuovo insediamento.
Un fiore all'occhiello per Modena, ho pensato, quale occasione migliore per imitare i migliori college. Ci sarebbero a Modena vari imprenditori pronti per creare realizzazioni a tal fine pubblico-privato.
Spazi con verde sarebbero, penso, la priorità.
La trovata di sistemare universitari all'Errenord, dove da sempre spaccio e droga la fanno da padroni era per me semplicemente impensabile, se non inimmaginabile. Alcuni alloggi sono già presente e ora si pensa di realizzarne altri.
Non sarebbe una cosa lieta se mia nipote un giorno per studiare dovesse andare ad abitare in un 'Errenord' da qualche parte.
Ma una scelta del genere da cosa può essere dettata?
Per favorire amici degli amici?
Purtroppo non credo sia questo il motivo. Sarebbe meno dannoso.
La spiegazione a mio avviso ha ragioni storico-culturali ben più profonde. Radici ancora presenti come braci sotterrate dalla cenere del tempo ma ancora vive.
A Mosca sono state demolite (nella foto) da tempo le case del popolo, le famose krusciovka dal nome di Nikita Krusciov che le ideò, quanto più di impersonale dove alloggiare povera gente che la miseria del comunismo fu capace di produrre.
Purtroppo chi ci amministra ha tali riminiscenze.
Pare che il nuovo insediamento dello studentato servirà per 'bonificare' il tristemente noto Errenord.
La parola Università vuole essere una espressione di una cultura aperta al mondo intero degli studi. Lì vengono formati i nuovi medici, i nuovi progettisti, le nuove guide si spera del paese e la amministrazione di Modena pensa di alloggiarli tra prostitute e spacciatori?
Parlare di miopia è niente.
Qui siamo in presenza di dirigenti che sognano rigurgiti storici morti e sepolti.
La pianificazione deve essere guidata da chi desidera il cambiamento e non i ricorsi della storia.
A maggio 2019 anche la mia città ha una occasione per dare un coraggioso segnale di voglia di cambiare.
Ci voglio sperare.
Rossano Candrini
Redazione Pressa
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