Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Gentile Direttore,
ieri, 17 aprile, La Pressa ha pubblicato un articolo intitolato “aMo, Burzacchini rinnovato: ma in tre anni cosa ha fatto?” in cui Franco Fondriest mi pone alcune domande sul mio primo mandato come Amministratore Unico di aMo. Chiedo quindi ospitalità per rispondere a lui e ai vostri lettori.
Il Bilancio di aMo 2018 è stato approvato all'unanimità dai soci lunedì 15 aprile. Il resoconto delle attività svolte, numeri alla mano, è stato presentato si, davanti ai Soci, come sottolinea Fondriest, ma la relazione di bilancio che l'amministratore di aMo presenta ogni anno è online sul sito della società, disponibile per tutti i cittadini. In tale relazione sono contenuti non già “filosofie su un mondo ed una mobilità migliore o la presentazione di quanto di bello si potrebbe fare” (per dirla con le parole di Fondriest), ma dati, numeri, fatti, obiettivi.
Credo di poter affermare che si trovano molte risposte alle domande che mi vengono poste.
Oltre alla lunga ed esaustiva relazione ai soci, aMo ha anche inviato ai media un dettagliato comunicato stampa in cui risaltano i dati principali: alcuni hanno ritenuto opportuno pubblicarlo, altri no. Per completezza lo allego.
Per quanto riguarda le attività di aMo sarebbe riduttivo riassumere qui, in poche righe, numeri e progetti. Credo si possa ricordare che i passeggeri sono in crescita (+6,8% negli ultimi 5 anni), nonostante i trasferimenti centrali siano in calo (-4,6% dal 2010).
Certo, la certezza di risorse nel medio-lungo periodo e di maggiore stabilità normativa sono condizioni fondamentali per guardare ad una nuova stagione della mobilità e del servizio che consenta, anche attraverso la Gara, di investire sui servizi ed espanderli, per riuscire a dare un contributo sempre più incisivo al ruolo del trasporto pubblico nel complesso degli spostamenti del bacino.
Negli ultimi tre anni si sono sviluppate anche ulteriori attività, quali i progetti sui percorsi casa-lavoro e casa-scuola, l’intensa collaborazione con le amministrazioni per i PUMS, la proposta di un Sistema Metropolitano Modenese.
In questo contesto io resto comunque convinto che il lavoro e la competenza del personale dell’azienda (indipendentemente da chi sia il suo amministratore!), dalla pianificazione “sartoriale” di linee e orari al controllo delle attività del gestore, dalla manutenzione delle 4900 fermate della provincia di Modena alla puntuale risposta alle richieste degli utenti, dalla gestione del patrimonio (terminal, depositi, ed altro) alla collaborazione con altri enti sovraprovinciali, dalla preparazione della Gara sul TPL ai progetti europei, oltre ai già citati contributi pianificatori e progetti locali, sia davvero di grandissima importanza.
Cordiali saluti
Andrea Burzacchini
