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Egregio direttore, leggo sulla sua testata il contributo di Roberto Benatti (si legga qui) in merito alla collaborazione avvenuta nell’organizzazione dell’ultima notte bianca tra l’Amministrazione comunale e la neonata associazione dei commercianti del centro storico.
La visione che Benatti porta di questa collaborazione è legittima, ma lontana dalla realtà dei fatti.
L’auspicio che i commercianti del nostro centro storico potessero riunirsi in associazione è stato più volte espresso pubblicamente da me già sul finire del passato mandato amministrativo e, mi preme ricordarlo, rientrava anche negli obiettivi del programma elettorale del sindaco Bellelli. Nessuna tattica quindi, ma un obiettivo ben preciso e trasparente: collaborare tutti insieme per la promozione del centro storico e quindi dell’intera città.
Per realizzare quella che giustamente Benatti richiama nel suo commento come strategia sull’evoluzione complessiva del nostro centro storico serve infatti l’apporto di tutti, ognuno per le proprie competenze ed il proprio ruolo.
Serve un’Amministrazione comunale funzionante, servono le associazioni di categoria che rappresentano gli interessi e le istanze di commercianti, imprenditori e cittadini, servono i commercianti e gli esercenti pubblici che vivono quotidianamente il nostro centro storico.
La nostra amata città, con il suo centro storico ma non solo, ha raggiunto livelli di sviluppo e complessità tali che necessita del protagonismo e dell’azione di ognuno. Protagonismi ed azioni che devono avere, e non ho alcun dubbio che sarà cosi, come obiettivo ultimo quello di portare Carpi ad essere sempre più competitiva nel panorama turistico regionale e nazionale.
Quelle che cita Benatti sono sfide difficili, che chiunque amministri una città conosce e sa che deve affrontare: l’evoluzione del commercio, del turismo, la questione ambientale, la società nel suo complesso che cambia in maniera sempre più repentina. Sono sfide che non consentono tattiche di piccolo cabotaggio, in politica, come nell’amministrazione pubblica, di tattica si muore.
Per questo dico e chiedo a Roberto, come a chiunque abbia a cuore il futuro della nostra città, che questa non merita di diventare oggetto di scaramucce o addirittura illazioni, queste sì non sarebbero nemmeno tattica ma semplice ‘radio bughadèera’, nonna e antesignana delle odierne chat.
Stefania Gasparini - vice sindaco di Carpi