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'Mattarella dal Quirinale: “Per la lotta al Coronavirus occorre le istituzioni parlino all’unisono, in coro. È una responsabilità di tutti…”. Conte precisa in tv: “… bisogna limitare gli spostamenti superflui, circolare solo per ragioni di necessità, lavoro, studio, impegno … restando il più possibile nel proprio nucleo familiare, incombe un nuovo lockdown”
Ed ecco che, da piazza Grande, il sindaco Muzzarelli Incita ad uscire di casa e passare serate spensierate in compagnia: “…i modenesi possono godersi le serate all’aperto in centro storico, per questo prolungherò la manifestazione estiva ‘Tavolini sotto le Stelle’ sino alla fine dell’anno”.
Che dire? È vero che il sindaco si è affrettato a precisare che “…è importante indossare la mascherina” (sbagliando anche nelle parole perché non è “importante” ma “obbligatorio”!).
È vero che i tavoli sono all’aperto ma Muzzarelli ha dato indicazioni opposte a quelle del Presidente della Repubblica e del Consiglio che invitano le istituzioni ad essere un unico coro, alla prudenza.
Eppure Modena non è indenne dal virus, i contagi aumentano ogni giorno anche sotto la Ghirlandina. Non è il momento di una vita brillante ma prudente, il più possibile ritirata.
È legittimo che dopo tante difficoltà si abbia voglia di vivere con spensieratezza ma un sindaco non deve avere atteggiamenti così demagogici e irresponsabili. Perché una voce tanto stonata, fuori dal coro?
Semplice, il sindaco stringe l’occhio a ristoratori e baristi, cerca consensi, disinteressandosi delle possibili conseguenze. Triste, molto triste'