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Ci sono due 'Mantra' ricorrenti oggi nei temi delle principali associazioni ambientaliste modenesi: il 'Principio Precauzionale' e lo 'Stop al consumo del suolo'. Se l'indagine epidemiologica sul termovalorizzatore non ha escluso al 1000% rischi, allora si agita il Principio di Precauzione a mò di testa di Medusa ed ecco pietrificato l'ampliamento tanto temuto della 3° linea. Questo primo 'Mantra' può essere applicato a qualsiasi tema, con il medesimo risultato: bloccare tutto. C'è in vista la costruzione di nuove strade o di nuovi alloggi abitativi a Modena?
Assolutamente vietato, basta cemento! Bisogna prima riempire di inquilini le migliaia di case sfitte, recuperare l'esistente con le migliorie energetiche del caso, magari anche con l'adeguamento previsto dall'antisismica: tutto pur di fermare il consumo del suolo. Questo secondo 'Mantra' sembra ristretto al territorio della città, dal momento che i comuni della Provincia, nel frattempo, hanno avuto uno sviluppo territoriale cinque volte maggiore di quello cittadino.
Ma il suolo così bucolicamente risparmiato a quali scopi dovrebbe essere destinato ? A boschetti autoctoni o forse al rilancio dell'agricoltura ?
Ma se i proprietari di fondi non vedono l'ora di poter vendere una parte dei loro terreni, com'è successo per gli espropri TAV, al fine di rinsanguare le loro finanze! Ma se l'agricoltura è in crisi da anni, grazie anche alle riduzioni imposte dall'EU sule nostre produzioni di barbabietole, grano e allevamenti animali, se oramai le campagne intorno a Modena sono coltivate a seminativi minori, a colza, a sorgo, a ravizzone.
Se calano persino i medicai perché è in crisi il Parmigiano, se i vigneti di qualità iniziano solo nei rilievi collinari, cosa resta, l'eccellenza delle nostre pere? Sono a rischio anche quelle, perché nella filiera il più penalizzato è il produttore: chi ha conferito la tanto sbandierata pera Abate di prima misura alla FRUIT MO ha ricevuto oggi un acconto pochi centesimi al kilo ( non ci paga nemmeno le spese di potatura ) e verrà saldato a luglio con una cifra da miseria.
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questo paga coltivare l'eccellenza? Meglio tenere i terreni in set a side o piantare colture oleose remunerate ai minimi sempre dall'EU: non c'è proprietario di terreno agricolo che non farebbe salti di gioia se potesse vendere ! Salveremo il suolo solo per salvare il paesaggio o credete davvero di combattere così l'inquinamento atmosferico ? Chi non riesce a trovare casa a prezzi equi potrà sempre consolarsi con belle passeggiate e biciclettate di gruppo lungo le ciclabili che dalla città inquinata portano fino alla ridente e ariosa campagna! La dittatura del pensiero debole delle minoranze è più pericolosa di qualsiasi piano regolatore.
Massimo Guerrini