'L'allarmismo ha fatto male a viale Gramsci'

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Come ogni fine anno il parroco di questo quartiere (viale Gramsci e d'intorni) dispensa nelle buchette della posta di ogni famiglia il notiziario parrocchiale, completo come sempre, ed encomiabilmente, di rendiconto economico annuale. Il titolo della letterina di Natale quest'anno è un poco polemico: 'NATALE E LA NOSTRA CULTURA INDIVIDUALISTA', dove tra le righe si legge che l'individualista è colui che attribuisce valore alle cose e alle relazioni interpersonali, ed è solo lui a decidere cosa è bene e cosa è male, quello che è lecito e illecito. In altro modo è bene tutto ciò cui l'individuo attribuisce valore. E questa cultura, secondo l'estensore, si oppone al valore della comunità che è finalizzata al bene comune.

A parte alcuni distinguo, come il fatto che la coscienza morale, dono del Signore, permette già ad ognuno di noi di distinguere il bene dal male e di agire di conseguenza, mi trovo d'accordo con il parroco don Dino, specialmente in quelle quattro righe, poche ma importanti, dove scrive che 'Il nostro quartiere, che ha gli stessi problemi degli altri, è stato pesantemente e ingiustamente diffamato da tanti articoli negativi dei giornali locali' (sic!) Sicuramente il progressivo deprezzamento del valore degli immobili, la scomparsa di attività produttive di pregio, la chiusura di negozi di casalinghi, abbigliamento, alimentari ecc.. ha avuto tante concause ma una di queste è senz'altro imputabile a un decennio di diffamazioni e allarmismi a mezzo stampa  verso questa zona, un tempo popolosa di operai, ed ora sotto osservazione costante come fosse un ghetto malfamato. Pensare che siamo il quartiere più vicino al Centro Storico....      

Massimo Guerrini