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Metti un pomeriggio di giugno verso le 17, metti che devi recarti al Policlinico di Modena. Parcheggi nell'area gestita dall'ACI. Poi in attesa del parente che deve effettuare una visita, accompagni la nipotina al parco di fronte al parcheggio, adiacente ad una scuola dell'infanzia. Ci sono i giochi per i bimbi, c'è il fresco e ti sembra proprio una buona idea. Poi però ti accorgi che qualcosa non va.
Ti accorgi che ci sono due individui evidentemente ubriachi, cartoni dappertutto (probabilmente giacigli per la notte), un materasso e ai piedi della fontana in pietra, detersivo per piatti, una spugna, una bacinella con acqua, piatti e posate. Ti dai un pizzico per capire se stai sognando o se quello che vedi, a due passi dall'altalena, sia proprio vero. Eh no, è tutto vero! Abbandoni il fresco del parco con rammarico tuo e della nipotina.
Nel frattempo la visita si è conclusa, puoi ripartire. Vai alla cassa del parcheggio ACI (videosorvegliato, naturalmente!), aiuti un anziano che si trova in panne davanti alla cassa automatica (non c'è nessun addetto dell'ACI ad ausilio delle persone in difficoltà), paghi e riprendi l'auto.
Segui le indicazioni per l'uscita. Davanti ad una delle due sbarre automatiche trovi un cuneo di sbarramento ad indicare che quell'uscita non funziona. Quindi prendi l'altra uscita. Infili il biglietto in un ricevitore che è in evidente stato di abbandono, mezzo rotto, devi anche indovinare dove infilare il ticket, e aspetti. La sbarra non si alza e tu non hai più il ticket per l'uscita. Si forma una fila lunghissima dietro la tua auto. Finché a qualcuno non viene in mente di spostare il cuneo e provare l'altra sbarra. Funziona! Ma come? Ti chiedi, come è possibile? Allora torni al gabbiotto dell'ACI, non c'è nessuno, telefoni al numero indicato. Capisci che chi ti risponde non ha la benché minima idea di quello che sta succedendo e non sa cosa consigliarti. Affranta, col caldo, i bimbi in auto, finalmente riesci a farti aprire la sbarra (quella che non doveva funzionare). Ti giri un attimo per capire se sei davvero a Modena, al Policlinico, al parcheggio dell'ACI... si, è tutto reale! Poveri noi, povera Modena!
Anna Beatrice Borrelli
Redazione Pressa
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