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'Caro Bonaccini, la gente non dimentica. Non dimentica che dal 2011, dal Pal della provincia di Modena definito ed applicato dalle amministrazioni PD, la Regione ha dichiaratamente dirottato la maggioranza dei parti di donne residenti in montagna, a Sassuolo ed in pianura, togliendo ai presidi montani personale, risorse e quegli standard numerici e di sicurezza necessari per garantirne la sopravvivenza. E’ un dato di fatto: la chiusura del punto nascita di Pavullo è frutto della volontà politica della Regione e della Provincia, di chiuderlo.
Continuare a richiamare, come fa Bonaccini, solo l’accordo Stato regioni che portò a 500 parti l’anno la soglia di sopravvivenza dei punti nascita, significa non dire la verità, disinformare e prendere ancora una volta in giro i cittadini.
E’ inoltre un dato di fatto che se avesse voluto almeno tentare di riaprire il punto nascita di Pavullo, il Presidente Bonaccini avrebbe potuto ridiscutere al ministero la richiesta di deroga all’apertura, formulata sulla base dei dati reali, e non errati come fatto dalla Regione, sulle criticità territoriali della montagna modenese. E non lo ha fatto.
Inoltre è un dato di fatto che il disimpegno del Movimento 5 stelle, che dopo l’alleanza di governo con il PD ha smesso di parlare di punti nascita, solo Forza Italia ed il centro-destra unito (da sempre contrario alla chiusura), saranno in grado di invertire la rotta che ha portato alla cancellazione del punto nascita di Pavullo, semplicemente facendo ciò che Bonaccini non ha voluto fare: garantire risorse, personale e strumenti tali da mantenere quella sicurezza necessaria a non dirottare parti in pianura. Perché le mamme che abitano in montagna non sono mamme di serie B. Noi vogliamo fermamente riaffermare il loro diritto e la loro libertà di potere e di potere scegliere, in assoluta sicurezza, di partorire in montagna. Perché si può, perché si deve. La politica dei cittadini di serie A e di serie B terminerà il 26 gennaio'
Antonio Platis
Consigliere provinciale FI, candidato alle elezioni regionali
Redazione Pressa
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