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Inizia da Via San Carlo, strada dalle tante botteghe e scorci dai colori variopinti, il nostro cammino alla riscoperta di alcune strade di Modena. Ultimo appuntamento della rubrica Modena e dintorni pensata da La Pressa insieme ai fratelli Nacchio. Al numero 5 di questa strada troviamo la sede di una delle fondazioni più importanti del nostro territorio, la Fondazione Collegio San Carlo. Qui, in un palazzo settecentesco, con annessa Chiesa San Carlo sempre del 700', ci immergiamo in un interessante itinerario d'arte, fatto di saloni, ma anche un teatro interno, una biblioteca e corridoi decorati da quadri e decorazioni.
Usciti da questa struttura, ci incamminiamo verso la vicina Via Canalino. Un tempo, come ricorda il nome stesso della via, qui vi affluiva un antico canale diretto in città, e che ora ne rimane il nome.
Percorrendo sempre Via Canalino, ci accorgiamo che vi si affacciano alcune belle dimore settecentesche, come palazzo Tosi Bellucci, già collegio delle orfane di San Geminiano dal 1537 al 1776. Non solo palazzi storici. In questa strada sotto il consueto porticato tipico modenese, troviamo anche tante piccole botteghe artigianali.
Fra un portico ed uno scorcio, decidiamo di svoltare in una delle tante stradine laterali. Una di queste è Via dei Tintori. Anche qui il nome di questa stradina: 'dei Tintori' deriva dal passato dei canali della città di Modena. La via è percorsa da un solo lungo porticato, con accanto la strada. Dal 1951 in questa via, permane una storica bottega di vini e cibo modenese.
Costeggiando a piedi i vicoli che si susseguono in Via del Canalino, ci spostiamo in Via Scarpa. Questa piccola stradina, dai palazzi e dagli scorci tipici di Modena, si presenta subito molto graziosa . Un po’ come le altre strade che vi abbiamo raccontato fin qui, è che speriamo veniate a scoprire voi stessi, dopo aver visto i nostri scatti.