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Il segretario generale della NATO ha comunicato la decisione positiva della Germania sulla fornitura di carri armati all'Ucraina.
Jens Stoltenberg ha detto ai giornalisti di aver parlato con il nuovo capo del ministero della Difesa tedesco, Boris Pistorius, e ha confermato la disponibilità della fornitura dei carri armati Leopard al regime di Kiev.
Il leader dell'Alleanza è sicuro che la Germania consegnerà presto i carri armati a Kiev.
Gentile direttore, a questo punto, considerato che, nella cecità quasi totale e assordati dal frastuono della propaganda stiamo entrando in guerra in prima persona, possono essere espresse alcune considerazioni personali.
Il presidente Zelensky non è l'innocente artista della televisione prestato alla politica per aiutare il proprio popolo, il traghettatore di una nazione verso la libertà e la democrazia, che come primo atto ha espulso 11 partiti dal Parlamento, l'attore che ha sempre sognato d'impersonare il super eroe e la Storia gli ha offerto l’occasione.
Non è soprattutto il Churchill del secondo millennio.
Il suo vero titolo è 'il provocatore' per mano degli americani, che hanno prelevato dalla televisione questo signore, gli hanno preparato il terreno per la conquista del potere con la dubbiosa rivoluzione di piazza Euromaidan, gli hanno sovvenzionato la campagna elettorale e messo al fianco i maggiori esperti di comunicazione per porlo a capo del governo di Kiev e permettere agli Stati Uniti del “dopo Trump” di porre sotto pressione la Russia.
Questo “eroe” non si è fatto alcuno scrupolo sul fatto che Mosca avrebbe reagito all'idea d'avere basi Nato ai confini. L'ha fatto l'America con i missili a Cuba dell’Urss, minacciando la guerra nucleare; perché la Russia avrebbe dovuto restare impassibile? Non s'è fatto alcuno scrupolo sul fatto che facendo massacrare dal battaglione Azov la popolazione del DonBass, di origine russa, la loro madre patria sarebbe intervenuta.
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Questo signore non s'è fatto alcuno scrupolo di ridurre una nazione, già tra le più povere e corrotte, alla miseria nera, d'avere centinaia di migliaia di giovani vite spezzate, città distrutte, la propria gente ridotta alla fame e costretta a emigrare.
La severità del giudizio storico, prima o poi, cadrà anche sulla sua testa come sempre è stato, cadrà su quella di tutti coloro che in questo momento hanno portato il mondo sull'orlo del disastro globale, incapaci d'opporsi all'assurdità, affatto preoccupati del loro destino, che non sarà il nostro, perché le guerre le decidono i potenti, ma sono sempre i poveri a morire e a perdere tutto.
Massimo Carpegna
Massimo Carpegna
Visiting Professor London Performing Academy of Music di Londra. Docente di Formazione Corale e del master in Musica e Cinema presso Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi Tonelli..
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