Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
E’ terminato l’incontro tra papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durato circa 40 minuti. Il Papa ha donato un’opera in bronzo raffigurante un ramoscello d’olivo, simbolo di pace, oltre al Messaggio per la Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV e il volume “Un’Enciclica sulla pace in Ucraina”. Zelensky ha ricambiato con una Madonna ricavata da una piastra di un giubbotto antiproiettile, un quadro intitolato “Perdita”, sull’uccisione dei bambini durante il conflitto.
L’incontro è durato circa 40 minuti e si è incentrato sulla situazione umanitaria e politica dell’Ucraina provocata dalla guerra in corso, riferisce la sala stampa del Vaticano in una nota a margine.
“Il Papa ha assicurato la sua preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall’invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno. Entrambi – prosegue – hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di ‘gesti di umanità’ nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”.
La formula di pace di Kiev e la condanna dei crimini russi sono stati tra i temi affrontati. “Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini”, ha scritto Zelensky su Telegram, evidenziando durante l’incontro la questione relativa alle decine di migliaia di bambini deportati. “Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa”. “Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina”, perché “non può esserci uguaglianza tra la vittima e l’aggressore“. Zelensky ha anche parlato al Pontefice “della nostra formula di pace come dell’unico algoritmo efficace per raggiungere una pace giusta” e papa Francesco “si è offerto di unirsi alla sua attuazione”.
Foto AgenziaNova
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>