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Via libera del Consiglio dei Ministri, ieri sera, al nuovo decreto su sicurezza e immigrazione. Esattamente dopo un anno di vita del governo Conte Bis che ha cambiato, sostituendo la Lega con il PD, la direzione politica del governo. Che ha portato il premier Conte a firmare ieri un Decreto che smentisce quello firmato nell'autunno di due anni fa in coppia con l'ex ministro Salvini. E che dice che non ci saranno più multe milionarie alle ong e che si amplierà il sistema di accoglienza, introducendo il regime di protezione speciale. Nel nuovo decreto arriva il daspo per la movida violenta, dopo la morte di Willy e sarà alzata fino a 7 anni di carcere la pena per chi agevola i detenuti in 41bis.
Nasce sistema accoglienza e integrazione
Viene definito nuovo ma in realtà di nuovo, nella sostanza, ha solo il nome, e nello specifico della gestione, se non saranno ripristinate le cifre giornaliere dei costi, la sostanza rimarrà praticamente la stessa.
'Le attività di prima assistenza continueranno ad essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari', si legge nel comunicato stampa del Cdm. Successivamente, il Sistema si articolerà in due livelli di prestazioni: il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale, il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all’integrazione.
Si rafforza il 'Daspo urbano', rendendo possibile per il questore l’applicazione del divieto di accesso nei locali pubblici anche nei confronti dei soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Introdotta dopo il dramma di Colleferro è stata soprannominata “norma Willy”. Innalza fino a 6 anni la reclusione per chi partecipato a una rissa (che causi feriti o vittime) con multe fino a 2mila euro.
Il decreto 'introduce norme che rafforzano i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, implementando le misure del divieto di ingresso nei pubblici esercizi e nei locali di pubblico trattenimento o nelle loro adiacenze, nonché le misure di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti attraverso siti web'. Inoltre, si interviene sul trattamento sanzionatorio conseguente alla violazione del divieto, prevedendo, in particolare, la pena della reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.
Sì a estensione protezione internazionale migranti
Sì al permesso di protezione sociale se il rimpatrio per il migrante comportasse il rischio di tortura e il pericolo di 'trattamenti inumani o degradanti' o che gli venga violato il 'rispetto della sua vita privata e familiare. In tali casi, si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale'.
Stop alle maximulte per le ONG
Non supereranno i 50mila euro ma in sostanza le multe saranno cancellate. Per le operazioni di soccorso, la disciplina di divieto non si applicherà nell'ipotesi in cui vi sia stata la comunicazione al centro di coordinamento ed allo Stato di bandiera e siano rispettate le indicazioni della competente autorità per la ricerca ed il soccorso in mare. In sostanza per ogni ONG basterà avvertire l'Italia e lo stato di cui battono bandiera per avere il via libera.
In caso di violazione del divieto, si richiama la disciplina vigente del Codice della navigazione, che prevede la reclusione fino a due anni e una multa da 10.000 a 50.000 euro. Sono pertanto eliminate le sanzioni amministrative introdotte in precedenza.
Si allarga lo spettro di Conversione dei permessi soggiorno in lavoro
Il nuovo decreto su immigrazione e sicurezza affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Alle categorie di permessi convertibili già previste,si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide,attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori.
Redazione Pressa
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