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Dopo la conferenza stampa di ieri del Presidente Conte e del Ministtro Gualtieri ed la pubblicazione del testo del decreto, sono noti, nello specifico, i punti principali delle misure previste, tra indennizzi, bonus una tantum e contributi a fondo perduto per i settori più colpiti dal DPCM 25 ottobre. Il Governo ha stanziato 5,4 miliardi di euro disponibili a partire da metà novembre.
Ne potranno beneficiare ristoranti, partite Iva, gestori di palestre e piscine, discoteche, lavoratori stagionali e dello spettacolo.
I contributi a fondo perduto comprendono il nucleo del decreto con la messa a disposizione di 5,4 miliardi di euro totali. Stando alle parole del ministro Gualtieri i soldi arriveranno “entro il 15 novembre” con erogazione automatica sul conto corrente.
Il Governo Conte ha scelto di suddividere i beneficiari per categorie e, in base all’attività, il contributo varia dal 100% al 400%, fino ad un massimo di 150.
000 euro.
Possono fare domanda anche le imprese che non ne hanno usufruito nei mesi precedenti; tra i beneficiari ci sono anche le imprese che fatturano oltre 5 milioni di euro all’anno, con un ristoro pari al 10% da calcolare sulla perdita di fatturato.
Stando a quanto riporta il testo della bozza ufficiale, i contributi a fondo perduto sono previsti nella misura del:
100% per gelaterie, pasticcerie e bar senza cucina;
150% per ristorazione, aziende agricole e strutture alberghiere;
200% per catering, piscine, palestre, teatri e cinema;
400% per discoteche, sale da ballo e simili.
Rata IMU cancellata
E' prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU, da pagare entro il 16 dicembre 2020. Questa dovrebbe essere eliminata per tutti i soggetti economici colpiti dal DPCM 25 ottobre: ristoratori, gestori di cinema, teatri, palestre, piscine e altre attività per le quali è imposta la chiusura totale o anticipata alle 18.
00.
Credito d’imposta per affitti commerciali
In attesa di conferma nel testo ufficiale da pubblicare in Gazzetta c’è il credito d’imposta sugli affitti commerciali, come sancito dalla bozza in circolazione. Il beneficio dovrebbe riguardare i mesi di ottobre, novembre e dicembre. La misura viene allargata alle imprese con ricavi superiori a 5 milioni di euro annui, a patto che abbiano subito un calo di fatturato di almeno il 50%. Il credito sarà cedibile al proprietario dell’immobile locato.
Proroga Cassa Integrazione per altre 6 settimane
Tra le novità principali del nuovo decreto c’è la proroga della Cig per altre 6 settimane, un intervento che, da solo, richiede 1,6 miliardi di euro. La proroga riguarda il periodo compreso tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 e possono beneficiarne le imprese che hanno esaurito le settimane precedenti.
Per le imprese che hanno avuto una riduzione di fatturato oltre il 20% la Cig è gratuita, stessa cosa per i datori che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019.
Bonus lavoratori spettacolo e turismo
Confermata l’indennità di 1.000 euro per i lavoratori dello spettacolo, stagionali e del turismo. Per queste categorie il decreto prevede anche la proroga della cassa integrazione.
Reddito di emergenza
Per coloro che ne hanno già beneficiato nei mesi passati, il dl Ristori conferma il reddito di emergenza per altre due mensilità. Il valore del beneficio è di 800 euro.
Esonero contributi previdenziali
A sostegno dell’imprenditoria, il dl Ristori prevede lo stop ai versamenti previdenziali per le imprese che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa del Covid-19, tranne quelle del settore agricolo (per le quali sono previste altre misure). L’esonero contributivo dura 4 mesi al massimo ed è fruibile entro e non oltre maggio 2021.
Il quantum dell’esonero viene calcolato sulla base della perdita di fatturato:
fino al 50% per le imprese che hanno avuto una riduzione inferiore al 20%;
fino al 100% per le imprese con riduzione pari o superiore al 20%.
Filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura
Esonero dal versamento dei contributi previdenziali per tutta la filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.
La misura riguarda i contributi dovuti per il mese di novembre. Tale beneficio è riconosciuto anche a imprenditori agricoli, coltivatori diretti, mezzadri e coloni.
Il Governo prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per sostenere tutta la filiera e la concessione di contributi a fondo perduto per gli imprenditori che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha avuto un calo di fatturato superiore al 25% rispetto a novembre dello scorso anno.
Settore sportivo: le indennità previste
Tra i settori maggiormente colpiti c’è quello sportivo, soprattutto dilettantistico. Il dl Ristori riconosce un’indennità ulteriore per coloro che lavorano con lo sport ed hanno già ricevuto le indennità di 600 euro stabilite dal Cura Italia e poi dal dl Rilancio. L’importo del beneficio è aumentato a 800 euro.
Inoltre viene istituito un apposito Fondo con 50 milioni di euro da destinare alle società sportive dilettantistiche danneggiate dalla riduzione o chiusura totale delle attività.