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“Lo famo, lo famo. Sto governo lo famo“. Quando sei a Roma, parla come i romani. Parafrasando un celebre proverbio inglese, Matteo Salvini si cala nel vernacolo della città eterna per rassicurare un tassista che lo incrocia per i vicoli del centro storico e gli domanda: “A Salvi’, sto governo lo famo o no?”.
Il leader della Lega ha lasciato da qualche minuto palazzo Giustiniani, dopo il secondo colloquio con la presidente Casellati. “Ieri siamo usciti di qua con gli schiaffoni- dice alla telecamere- oggi siamo usciti coi sorrisi“.
Tradotto: ieri a rendere conto degli schiaffoni è stato Silvio Berlusconi. Oggi ad annunciare il verbo a 32 denti, e’ Matteo Salvini. Eppure ieri il leader di Forza Italia aveva alluso a una possibile “soluzione”. E a quanto si apprende, l’ipotesi attorno a cui si ragiona è appunto quella di un appoggio esterno di Forza Italia al nascituro governo.
Soluzione che consentirebbe a Salvini di mantenere un legame con il Forza Italia e ai Cinque Stelle di dare vita a un governo con la Lega. Si vedrà nelle prossime ore se attorno a questa ipotesi maturerà una via d’uscita dal labirinto del dopo elezioni. Intanto c’è una schiarita.
La diretta video dal Senato dove il Presidente Casellati riferirà sull'esito del mandato esplorativo
Certo è che Salvini si dice “ottimista”, evita la domanda sul nome per palazzo Chigi, poi si lascia dietro telecamere, fan, cacciatori di selfie seriali che gravitano intorno al palazzo da 24 ore e entra negli uffici della Lega. Ci sta pochi minuti, perché poi esce accompagnato solo da Giorgetti, dalla sua addetta stampa e da due guardie del corpo. Da via della Dogana vecchia il leader del Carroccio passeggia verso Montecitorio. Capelli corti, giacca sulla spalla, camicia bianca.
La prima tappa è in una gelateria siciliana.
Qui, lontano dalla confusione di pochi minuti prima davanti palazzo Giustiniani, ragiona con più calma. I contatti con i Cinque stelle che lo fanno essere “ottimista”? “Ci sono contatti in corso, non io personalmente, ma mi stanno arrivando segnali precisi“.
Quali? L’unico vero passo avanti che le coalizione di centrodestra riconoscerebbe come tale è la legittimazione di Silvio Berlusconi. Dopo l’incontro con Casellati, Di Maio dirà che c’è anche Berlusconi al tavolo della trattativa? “Mi aspetto questo”, dice Salvini.
Se cosi’ fosse, spiega ancora il segretario del Carroccio, “metà del lavoro sarebbe fatto“. Con una novità tale la presidente del Senato potrebbe andare domani al Quirinale con una buona notizia e la richiesta di qualche giorno in più per stilare un programma di governo.