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Matteo Renzi annuncia in conferenza stampa le “dimissioni di Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto come da lettera inviata al presidente del consiglio”.
“La crisi politica non è responsabilità di Italia viva ma e’ aperta da mesi”, aggiunge Renzi. “Tocca al presidente del consiglio decidere quale saranno gli sbocchi della crisi. Noi siamo pronti a discutere di tutto. In questo perimetro di maggioranza. Se non c’e’ lo spazio in questo perimetro siamo pronti a un governo con una formula diversa, o a uno diverso con la stessa formula di maggioranza. Nell’affermare la fiducia incrollabile nel presidente della Repubblica noi pensiamo che si debbano affrontare i tre punti cardine che le ministre e il sottosegretario hanno scritto al presidente del consiglio“.
“Se le forze politiche dell’attuale maggioranza hanno voglia di affrontare i temi sul tappeto lo facciano, ma senza continui giochi di parole.
La democrazia ha delle forme e se non vengono rispettate allora qualcuno deve avere il coraggio anche per gli altri - aggiunge - Il primo punto posto da Matteo Renzi in conferenza stampa come questione a cui il premier dovrà dare una risposta nel corso della crisi attiene “alle forme della democrazia”. Sul recovery sono stati fatti molti passi avanti, ci sono meno bonus e più investimenti ma resta il problema del no al Mes. Il Mes significa più soldi alla sanità, se siamo in emergenza significa che servono soldi sanità non prenderli è da irresponsabili e significa ragionare con ideologia”.
Una pregiudiziale sul presidente Conte? “Non abbiamo nessuna pregiudiziale, nè sui nomi nè sulle formule. L’unica pregiudiziale è che noi non faremo un governo con la destra“, dice Matteo Renzi. “Non si costruisce sulla sabbia. Se costruisci sulla chiarezza e nella chiarezza allora si va avanti nel patto di legislatura fino al 2023“.
Redazione Pressa
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