GIFFI NOLEGGI
Acof onoranze funebri
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
GIFFI NOLEGGI
progettiOltre Modena

Incognita frammentazione sulle elezioni britanniche

La Pressa
Logo LaPressa.it

La presenza del partito di Farage alle elezioni del prossimo mese è destinata a spaccare il fronte dei Brexiteers, cio? dei fautori della Brexit


Incognita frammentazione sulle elezioni britanniche
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Domenica 3 novembre Nigel Farage, leader del Brexit Party, ha fugato ogni dubbio: non correrrà alle prossime elezioni politiche britanniche del 12 dicembre. L'esuberante leader euroscettico ha deciso di tenersi stretto il suo seggio all'europarlamento. Ciononostante il Brexit Party parteciperà alle elezioni.

La presenza del partito di Farage alle elezioni del prossimo mese è destinata a spaccare il fronte dei Brexiteers, cioè dei fautori della Brexit. Un'autentica spina nel fianco per il primo ministro conservatore Boris Johnson, il quale – come la sua predecessora Theresa May – ha deciso di andare ad elezioni con la speranza di guadagnare una corposa maggioranza parlamentare. Di questo Johnson ha bisogno per ratificare l'accordo che ha raggiunto in extremis con l'Unione Europea e portare a compimento, una volta per tutte, la Brexit.

Il fatto è che il Brexit Party farà opposizione al partito conservatore.

Lo schieramento di Farage è integralista nel senso che vuole un no deal; quindi critica il primo ministro perché il suo accordo di uscita manterrebbe in essere certi legami con l'Unione Europea. In sostanza, secondo Farage l'uscita concordata di Johnson non è la vera Brexit.

Considerando l'enorme successo del Brexit Party alle elezioni europee dello scorso maggio (fu il partito più votato) è facile ipotizzare che il partito di Farage riesca a drenare un po' di voti conservatori, rischiando così di mandare all'aria il piano del primo ministro.

La mossa di Johnson è senza dubbio rischiosa, tuttavia appare necessaria per ottenere la tanto agognata ratifica dell'accordo di uscita. L'azzardo fatto da Theresa May due anni e mezzo fa si rivelò un fallimento: i conservatori, clamorosamente, persero la maggioranza alla Camera dei Comuni dovendo appoggiarsi ai riottosi unionisti nord-irlandesi del Dup per sopravvivere.

La bocciatura, per tre volte, dell'accordo di uscita negoziato da May fu la conseguenza dell'equilibrio parlamentare partorito dalle infelici elezioni del giugno 2017.

Johnson, conscio del fatto che una maggioranza ampia è condizione necessaria per ratificare l'accordo, ci riprova dopo aver platealmente mancato la scadenza del 31 ottobre. Non è colpa sua ma del parlamento che l'ha bloccato si potrebbe dire. Sta di fatto che se i conservatori non otterranno una solida maggioranza Johnson rischia di fare la fine di May.

In compenso la frammentazione colpisce anche il fronte dei Remainers. Anche qui notiamo un partito moderato (i laburisti) e uno integralista (i liberal-democratici). Questi ultimi sono totalmente contrari alla Brexit e vorrebbero che il Regno Unito rimanesse nella Ue. Alle scorse elezioni europee i liberal-democratici hanno ottenuto un ottimo risultato arrivando secondi incassando il 19,6 % dei voti, davanti ai laburisti che presero il 13,6 %.

Tuttavia, occorre ridimensionare parzialmente il risultato delle europee – e quindi le buone prestazioni di Brexit party e liberal-democratici – in quanto l'affluenza fu bassissima. Solo il 37 % alle europee 2019 contro un'affluenza del 68,7 % alle elezioni politiche del 2017.

Il punto è che le elezioni politiche del prossimo mese rischiano di consegnare un parlamento frammentato. Fatto insolito per il Regno Unito, patria del bipartitismo tra conservatori e laburisti. Tuttavia non ci sarebbe da soprendersi se ciò dovesse accadere. La crisi politica della Brexit ha già generato parecchi eventi insoliti nella politica britannica.

In ogni caso, mentre potrebbe essere un fatto interessante per gli osservatori, un parlamento frammentato manderebbe in frantumi il rischioso piano di Boris Johnson. E allora la trama della storia infinita della Brexit non farebbe altro che aggrovigliarsi ulteriormente.

Massimiliano Palladini

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

Acof onoranze funebri

Contattaci
Oltre Modena - Articoli Recenti
‘Notte di guerra, Italia in prima ..
Attacco quasi neutralizzato dalle difese di Israele, il mondo col fiato sospeso per una ..
14 Aprile 2024 - 08:23
Gaza: spari sulla folla che riceve ..
Secondo quanto riferito dal ministero della Sanità della Striscia, ad aprire il fuoco sono ..
01 Marzo 2024 - 06:58
Tragedia a Firenze nel cantiere ..
I vigili del fuoco parlano 'di un importante crollo dei piloni principali'. Sul posto stanno..
16 Febbraio 2024 - 12:17
Von Der Leyen ritira la proposta di ..
Nella seduta plenaria del parlamento Europeo la presidente della commissione UE si è ..
06 Febbraio 2024 - 16:22
Oltre Modena - Articoli più letti
Covid, 4700 contagi al concerto per ..
A riportalo è l'edizione di lunedì del quotidiano The Guardian. Il Boardmasters si è ..
26 Agosto 2021 - 14:33
La pandemia globale di Coronavirus? ..
E' tutto ancora on line. Il John Hopkins Center for Health Security con il World Economic ..
03 Marzo 2020 - 09:43
Israele abbandona il Green Pass: con ..
Il boom dei contagi con Omicron ha reso del tutto evidente l'inefficacia dello strumento per..
05 Febbraio 2022 - 00:21
'Covid, chi si vaccina può sia ..
Parla Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive ..
10 Maggio 2021 - 15:09