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Considerando che con appena “quattro miliardi evitiamo la procedura di infrazione europea, direi a Conte di chiamare i suoi due vicepremier e direi loro di togliere due miliardi a testa. Se uno dei due non vuole arretrare, mi dimetterei e denuncerei all’opinione pubblica chi si rifiuta”.
Parole di Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindustria oggi al convegno “Infrastrutture per lo sviluppo. Tav, l’Italia in Europa” in corso a Torino, dove 12 associazioni del mondo economico-produttivo sono riunite per siglare un manifesto comune per chiedere al governo il rilancio delle infrastrutture, a partire dalla Tav, la linea ferroviaria d’alta velocità Torino-Lione.
Consiglio ai Vicepremier
Boccia offre due consigli, uno a ciascun vicepremier: “A Di Maio voglio promettere che se ci convoca tutti e 12 non lo contaminiamo e a Salvini, visto che è leader di un partito che ha tanto voti al nord, consiglio di occuparsi e di preoccuparsi dello spread”. Boccia chiude il convegno torinese evidenziando che con il manifesto siglato questa sera “la stagione degli alibi è finita oggi”.
Redazione Pressa
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