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Continua a perdere nei consensi la Lega, quasi un punto percentuale nell’ultima settimana a fronte di un altro passo avanti del Pd (+0,5%). E’ quanto emerge dai risultati di Monitor Italia, il sondaggio nato dalla collaborazione tra agenzia Dire e l’istituto Tecne’, con domande effettuate il 12 e 13 marzo.
Rispetto al 6 marzo la Lega si conferma primo partito, ma perde 0,9% e si attesta ora al 28,7%. Guadagna il PD, ora dietro meno di 7 punti dalla Lega: negli ultimi sette giorni i dem guadagnano 0,5% e salgono al 22% complessivo. Fratelli d’Italia raggiunge inoltre il M5S come terzo partito del Paese (13,7%) a fronte del +0,3% ottenuto negli ultimi sette giorni dal partito di Giorgia Meloni (solo +0,1 per il M5S). Minimi gli assestamenti degli altri partiti: Forza Italia è al 6,6%, Italia Viva 3,3%, Sinistra 2,4%, Azione 2%, +Europa 1,9%, Verdi 1,8%.
Così in due mesi il PD ha dimezzato lo svantaggio di voti che lo separava dalla Lega, mentre nello stesso periodo Fratelli d’Italia ha recuperato i 5 punti percentuali di scarto voti nei consensi che aveva dal M5S, raggiungendolo al terzo posto tra le preferenze degli italiani.
Il 10 gennaio la Lega era primo partito assoluto, col 31,9% dei consensi, +12,6% sul Pd (fermo all’epoca al 19,3%). Due mesi dopo la situazione è cambiata: Lega sempre primo partito, ma col 28,7% e Pd che si avvicina con il 22%, solo 6,7% di scarto tra i due partiti. Non e’ diversa la situazione di M5S e Fdi, col primo partito che aveva il 10 gennaio il 15,4% dei consensi rispetto al 10,6 di Fratelli d’Italia. Oggi, dopo soli due mesi, i due partiti sono appaiati col 13,7% delle preferenze (-1,7% Lega, +3,1 Fdi).
Aumenta la fiducia nel governo Conte 2 in questo periodo di emergenza sanitaria ed economica.
Se il 7 febbraio solo il 25,9% degli italiani era dalla parte di questo esecutivo, ora la percentuale e’ salita al 29,2%.
Diminuita anche la quota degli scettici, che ad inizio febbraio arrivava al 68,8% e ora e’ scesa fino al 62,9%. Senza opinione rimane il 7,9%. Gli italiani promuovono infatti le misure adottate dal governo per contenere la pandemia del coronavirus. Tre italiani su quattro (74%) le considerano misure commisurate all’emergenza mentre per il 13% sono troppo deboli. ‘Eccessive’ per il 5%, mentre l’8% non si esprime.