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“Questa e’ una manovra economica poderosa, non pensiamo di combattere un’alluvione con gli stracci, con i secchi. E’ una vera e propria diga per proteggere imprese, famiglie e lavoratori”. Cosi’ Giuseppe Conte, in conferenza stampa a palazzo Chigi, parla dell’ultimo decreto approvato dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus con il quale il governo ha stanziato 25 miliardi, attivando linee di credito per 350 miliardi.
Il premier aggiunge: “Siamo consapevoli che con questo decreto non esauriamo il nostro compito in campo economico. Oggi rispondiamo presente e lo faremo anche domani. Da domani ci saranno da predisporre nuove misure per ricostruire il tessuto economico-sociale con un piano di ingenti investimenti che dovremo promuovere con una rapidita’ mai conosciuta prima”.
Il decreto approvato e’ “consistente, e’ una prima risposta” ed e’ stato “utilizzato tutto il limite dell’indebitamento autorizzato dal Parlamento“. Lo dice il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, al termine del Cdm, collegato in videoconferenza.
“Vale piu’ di 10 miliardi il sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del reddito”. Per il sistema sanitario e la Protezione civile ci sono “quasi 3 miliardi per sostenere il lavoro eroico e straordinario degli operatori pubblici e sanitari“.
Gualtieri aggiunge che i versamenti di Iva, ritenute e contributi sono differiti “al 31 maggio” per le imprese che fatturano fino a 2 milioni di euro.
Per gli autonomi, inclusi i lavoratori di turismo e spettacolo, arriva una una tantum da 500 euro.
Tutte le aziende potranno usufruire di nove settimane di cassa integrazione in deroga.
Vengono sospesi i mutui, fino a 18 mesi, per tutti coloro che siano in difficoltà economica, inclusi gli autonomi. Nasce un fondo 'di ultima istanza' da 200 milioni per aiutare chi nel 2019 aveva guadagnato meno di 10mila euro e ora a causa del virus si è dovuto fermare.
Chi ha continuato ad andare al lavoro a marzo avrà un bonus di 100 euro.
Per le famiglie con i figli a casa arrivano congedi speciali retribuiti al 50% fino a 15 giorni o in alternativa un bonus baby sitter da 600 euro che salgono a 1000 euro per medici e tecnici sanitari.