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Alla vigilia (forse) della conclusione del mandato dell'esploratore Fico, i commenti dei politici e dei giornalisti di sinistra sentiti in questi giorni nei talk show televisivi, sono tutti contrari alla riedizione del governo precedente.
Sentite cosa hanno detto alcuni di loro:
Cofferati, ex segretario della Cgil: “Inaccettabile che via sia un presidente del consiglio con tre maggioranze governative diverse. Ai tempi della vituperata Prima Repubblica una cosa del genere non sarebbe successa”.
Di Battista (5Stelle): “Il mio partito non deve fare un nuovo governo con Renzi, sarebbe ridicolo. In ogni caso io sono contrario e con me altri parlamentari grillini”.
Padellaro (giornalista): “Stiamo assistendo ad uno spettacolo indecoroso, con questa caccia al trasformisti e ai voltagabbana. E con l'incarico a Fico allunghiamo i tempi della crisi. A questo punto sarebbe molto meglio andare ad elezioni anticipate”.
E ancora: “Non è vero che Renzi sia il 'male assoluto' come qualcuno lo definisce perche ha sollevato problemi veri che anche altri hanno dovuto ammettere a cominciare da Zingaretti secondo il quale occorreva un cambio di passo, una accelerazione dei provvedimenti necessari. Un modo 'doroteo' insomma di dire le stesse cose di Renzi, senza troppo dispiacere a Conte”.
Cottarelli (economista): “Renzi ha ragione nel dire che il governo Conte era in ritardo su molti provvedimenti, specialmente sul Recovery Plan perchè già da maggio si sapeva che andava scritto, mentre non è ancora pronto e io sono preoccupato perchè i soldi Ue sono legati a questo testo”.
Labate (giornalista): “C'è una ipocrisia intollerabile in giro perchè sento dire dai 5Stelle ma soprattutto dal Pd che a Roma si sta parlando solo di programmi e non di ministri, quando noi sappiamo che è esattamente l'opposto perchè le idee camminano sulle gambe degli uomini e c'è differenza tra un ministro e l'altro.
Ci sono ministri del governo uscente che sono messi in discussione ed è su questi nomi che si sta parlando negli incontri. Il resto è soltanto ipocrisia”.
Mieli (giornalista): “Meglio votare che andare avanti con questo balletto perditempo e con operazioni di sottogoverno e di tattica di partito che conosciamo bene, cui stanno partecipando anche i 5Stelle che all'inizio dicevano che avrebbero eliminato dalla pratica politica. E non è nemmeno corretto dire che non si può andare a votare a causa del virus perchè noi abbiamo già votato in Italia a novembre e non è successo niente, così come hanno votato negli Usa. In Portogallo hanno votato due settimane fa, si voterà in Belgio in febbraio, in marzo in Olanda e Israele, in maggio in Scozia e Galles, in giugno anche in Francia. Dunque dire che non lo si può fare è una meschina bugia di chi ha paura del voto popolare”.
Ricolfi (economista): “Gualtieri è messo in discussione, anche dal suo stesso partito, il Pd, perchè ha condiviso la politica dei bonus di sapore elettoralistico spendendo milioni di euro in spese non produttive. E questa scelta sbagliata gliela contestano anche in Europa. Ed è anche vero che siamo in ritardo sulle vaccinazioni, sulla stesura del Recovery, sulla giustizia, sul fatto che l'Italia cresce meno rispetto agli altri e che ha invece un tasso di contagi e di mortalità tra i più alti al mondo”.
Sansonetti (giornalista): “Il Pd di Zingaretti è adagiato su Conte e sui grillini solo per evitare le elezioni, ed è una tristezza per un uomo di sinistra come me vedere questo stato di cose e, per giunta, ora si prepara a costituire un terzo governo Conte con una maggioranza variopinta e raccogliticcia. Inaccettabile”.
Cacciari (ex sindaco di Venezia): “Quello che nascerà sarà un governo ancora più debole perchè fatto con transfughi e trasformisti, dunque soggetto a ricatti e scelte di convenienza solo per evitare il voto che si sa in partenza che vedrà la sinistra perdente, ma per colpe sue e non per merito degli altri”.
Cassese (costituzionalista): “Il trasformismo dell''avvocato del popolo' è degno del miglior Giolitti e irresponsabili sono coloro che fino ad ora hanno tenuto in piedi un governo inadeguato, come giustamente ha sostenuto Renzi”.
Infine Carlo Nordio, ex magistrato: “E' proprio nella emergenza che un governo va cambiato se dimostra di essere inadeguato ad affrontare i problemi del momento. Col governo Conte 2 abbiamo registrato in Italia più morti, un calo del Pil, più periodi di chiusura delle scuole, meno numero di mezzi di trasporto, ma abbiamo speso 150 miliardi per banchi a rotelle, bonus vacanze e monopattini. Dimostrando dunque una grave mancanza di idee, di programmi, di spirito e di anima riformatrice”.
Ma i vertici romani del Pd chiusi nelle segrete stanze sembra non vogliano dare ascolto ai media che sono poi l'espressione dei lettori e degli ascoltatori e quindi dell'elettorato.
Cesare Pradella