Italpizza
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Italpizza
articoliParola d'Autore

à del Pd di Renzi la responsabilità di aver dato fiato alla destra

La Pressa
Logo LaPressa.it

Oggi come oggi, mi sembra sempre più difficile riconoscere nel PD di Renzi, oppure ritrovare principalmente (se non esclusivamente com'? stato per lungo periodo) in quella formazione politica, quella proposta ideale e valoriale che ha caratterizzato lungamente la sua vita e la sua ragione d'essere in precedenza


à del Pd di Renzi la responsabilità di aver dato fiato alla destra
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Se, come ho già provato a scrivere, il mov5stelle esce da quest'ultima competizione elettorale con le ali, se non spezzate, almeno molto ferite, non si può certo sostenere che ne sia uscito immune e tanto meno rafforzato il PD di Renzi. Più volte, in quest'ultimi giorni, diversi suoi esponenti di rilievo, con una più che evidente intenzione di assecondare il parere e la volontà del loro segretario, hanno provato a minimizzare il fatto che, oltre a veder diminuito percentualmente il suo consenso, in diverse Città da loro stessi amministrate, alcune delle quali con un consenso storico, oggi, o, meglio, il prossimo 25 giugno, si troveranno a contendere la vincita con altre forze politiche.... non 5stelle com'era temibile, é vero, ma comunque 'altre'.

 A mio avviso, comunque, quest'ultimi dati di realtà non sono quelli più considerevoli, né tanto meno quelli che dovrebbe preoccupare maggiormente quanti hanno a cuore la vita di quel partito che, oggi come non mai prima, è strettamente legata alla credibilità del suo leader. Del resto, é normale e fin ovvio che, essendosi fortemente indebolito sul piano ideale, al PD renziano non sia oggettivamente possibile far altro che cercare di coagulare il suo consenso attorno alla persona che lo rappresenta, all'efficacia del suo carisma ed assai poco più.

 Da tempo é così: oggi come oggi, mi sembra sempre più difficile riconoscere nel PD di Renzi, oppure ritrovare principalmente (se non esclusivamente com'é stato per lungo periodo) in quella formazione politica, quella proposta ideale e valoriale che ha caratterizzato lungamente la sua vita e la sua ragione d'essere in precedenza.

La difesa del valore del lavoro, la perequazione nella ri-distribuzione del reddito, quella sull'equità fiscale. la tutela, in primis, delle fasce più deboli della popolazione... fino ad arrivare alla salvaguardia dei beni ambientali, la promozione del welfare pubblico etc. non sono più tematiche che rappresentano e definiscono con chiarezza la proposta politica renziana e che, in ogni caso, tuttalpiù possono servire, se servono a contenerli, eventuali rigurgiti di dissenso … così come fanno altre forze politiche, per la generica pronuncia di impegni verbali, ma ben poco più.

 Per giustificare questa ricercata inversione di tendenza, che ha mirato a spogliarsi e rimuovere quell'identità ben definita che é stata il fulcro di almeno una delle due forze politiche dalle quali é nato il PD, si é invocato che, in fondo, quelle tematiche e le soluzioni previste appartenessero ad un passato ormai remoto, che si trattava di idee superate dei tempi ed oggi totalmente inapplicabili e sgradite al volere pubblico.

Questa scelta ha scardinato le radici stesse della rappresentanza popolare di quelle istanze, svalorizzando oltre misura il ruolo del Sindacato, proponendo modelli economici intransigenti per le fasce più deboli, inseguendo schemi di welfare pubblico del tutto finalizzati al business etc.

Tutto ció, assai più che sulla base di argomentazioni provate, é avvenuto in base ad una proposta politica interpretata da un leader miracoloso e salvifico, che avrebbe dato la giusta soluzione ad ogni problema. Un'ipotesi, quest'ultima, che per essere sostenuta ha dovuto far ricorso all'appoggio, diciamo così, di interessi non propriamente disinteressati.

 Per un certo periodo, nonostante avesse evidenziato non pochi limiti, quella scelta ha dato i suoi frutti: è sembrato addirittura che avesse riscontrato un consenso diffuso, anche elettoralmente, con la competizione europea che aveva visto quella proposta premiata con il 40% dei voti.

 Poi, come per i sogni, c'é stato il risveglio dell'esito referendario del 4 dicembre.

Da quel momento, per quanto mi é stato dato osservare, é iniziata la scrittura di un altro tipo di Storia. Da una parte c'é stato il risveglio attivo di alcune forze della sinistra-sinistra (che sarà oggetto di un mio prossimo commento) e dall'altra un certo 'ringalluzzirsi' delle forze, più d'una', di quel centro che guarda, più o meno intensamente, a destra.

Sembra quasi che quest'ultime abbiano deciso di giocare la carta della 'sostituzione'. Che possano aver pensato che, in fondo, se la proposta politica del PD di Renzi, per progetti ed interventi non differisce più di tanto dalla loro... perché non cercare di ri-appropriarsi della loro originalità e primogenitura ???  D'altra parte, non é solo per ipotesi di scuola che si può pensare che l'originale é meglio dell'imitazione. Non potrebbe essere che, così come lo credono loro, non lo credano anche tanti elettori?

 Se fosse davvero così, e l'esito del responso elettorale, che le ha rilanciate in un orizzonte da qualche tempo ritenuto impossibile, sembrerebbe dimostrarlo, per queste forze politiche potrebbero aprirsi scenari assai graditi.

Mentre, al PD di Renzi, appurata la tendenza che sarà evidenziata a seguito dei tanti ballottaggi del prossimo 25 giugno, non resterebbe che cominciare seriamente a studiare una strategia, se non del dopo-Renzi, quantomeno del dopo-politiche di Renzi.

Giovanni Finali


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 


Feed RSS La Pressa
Parola d'Autore - Articoli Recenti
Mostra Carpi, Giovanardi: ‘Non è ..
‘Non è poi così chiaro chi tra i due litiganti nella Chiesa di Carpi sia dalla parte ..
07 Aprile 2024 - 15:17
'Confindustria, Orsini punto di forza..
Vogliamo svegliarci e far riprendere alla politica, con la maiuscola, la guida per tracciare..
03 Aprile 2024 - 17:41
Dopo l'astio di Muzzarelli, le ..
In città nulla cambierà se non in peggio. Continuerà a comandare la borghesia politica ..
03 Aprile 2024 - 08:01
Ramadan e scuola: l'anomalia della ..
Non sarebbe meglio darsi da fare per garantire agli islamici che già lavorano nelle nostre ..
20 Marzo 2024 - 22:59
Parola d'Autore - Articoli più letti
Obbligo vaccinale per insegnanti, ..
'A questo punto consiglio a tutti i bravi cittadini di offrire senza esitazione il braccio ..
25 Novembre 2021 - 19:40
Follia Green pass, i bambini prime ..
A questo punto davanti a questi adulti privi di cuore e di anima, non ci resta che sperare ..
08 Febbraio 2022 - 12:52
'Il vaccino non rende immuni: questo ..
Giovanardi: 'Stupisce e sconforta che gli Ordini Professionali si accaniscano contro ..
29 Dicembre 2021 - 21:23
'Festa Unità: è il vuoto totale, a ..
Il Psi: 'Da Muzzarelli lettera piena di dignità e di passione ma anche di un inascoltato ..
31 Agosto 2018 - 11:38