Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
In una recente nota (leggi qui) del commissario della Lega Nord Modena, Luca Bagnoli, si comprende che la sonora batosta ricevuta alle amministrative non è ancora stata digerita e tantomeno compresa nel suo risultato. «La Lega e il centrodestra – dice Bagnoli – hanno provato a dare uno scossone. Per i critici/esperti della politica abbiamo fallito; può anche essere, ma sono i cittadini che decidono le sorti [di una Città] e [i cittadini] hanno avuto fiducia in ciò che è stato e in ciò che rimarrà nelle promesse» Questa la tesi leghista e cioè i modenesi, pur lamentandosi di tutto, hanno voluto offrire ancora un’apertura di credito al Pd, a Muzzarelli e a ciò che ha promesso di risolvere.
Si sfrega le mani, Bagnoli, prevedendo che il sindaco fallirà e dice, pensando al tema della sicurezza: «Non c’è più la scusa del Ministro arrogante, che non considera la chiamata del sindaco.
Potranno chiedere più uomini per la Questura. Arriveranno anche, dato che finiscono i corsi di reclutamento nazionale, ma poco cambierà, perché deve esistere la volontà di proporre e perseguire gli obiettivi prefissati, che spesso sono spot fine a se stessi
».
Quindi, la Lega non è riuscita ad andare neppure al ballottaggio perché i modenesi «hanno voluto dare ancora fiducia in cabina elettorale, crediamo e ne siamo convinti che vadano più alla persona alquanto rispettabile, perché i risultati parlano da soli. É come sparare sulla Croce Rossa: potremmo scrivere intere pagine di ciò che tutti i giorni sentiamo ripetere dai cittadini delle falle amministrative del sistema Pd in città. Eppure, i modenesi hanno deciso e votato fortemente per il mantenimento e non per il cambiamento».
Alcuni politici della Lega e del Partito Democratico devono essere imparentati tra loro o aver frequentato la stessa scuola.
Proprio sulla sicurezza, il Pd ha perso consenso con la tesi che non esisteva alcuna emergenza criminalità dovuta all’immigrazione senza controllo. Era una “percezione”, ben orchestrata da Salvini per ottenere voti sulla base di un condizionamento, di una paura costruita sul nulla. Alcuni “furbacchioni” del Pd, forse quelli che vivono sull’Appia Antica e si muovono con la scorta, non hanno pensato che, con le loro parole, stavano dando del visionario deficiente a un bel numero di italiani. “Ho lo spaccio di droga davanti al portone di casa e tutti i giorni scoppia una rissa tra nigeriani e magrebini per il controllo del territorio, ma è un’illusione ottica creata dal Mago Salvini ed io non ho l’intelligenza per capirlo!”. Ecco, questo devono aver pensato milioni i italiani, prima d’entrare nella cabina elettorale il 4 marzo del 2018.
Più in piccolo, la Lega di Modena applica lo stesso ragionamento per giustificare la sconfitta: “potremmo scrivere intere pagine di ciò che tutti i giorni sentiamo ripetere dai cittadini delle falle amministrative del sistema Pd in città. Eppure, i modenesi hanno deciso e votato fortemente per il mantenimento e non per il cambiamento». Deficienti pure i modenesi ai quali, evidentemente, sta bene una Modena insicura, povera, degradata... Vi pare possibile? Concordo, per quello che può valere, sul fatto che una gran parte degli elettori si sia fidata più di Muzzarelli che del partito che rappresenta, ma la chiave di lettura per comprendere il voto, è nel voto stesso.
Alle amministrative modenesi, la Lega ha preso il 23,31% e alle contemporanee europee il 33,83%. Questo significa che un bel numero di modenesi ha segnato il Carroccio con la “X” per le europee, ma ha preferito il Pd e soci per le cittadine. La spiegazione di Bagnoli, e alcuni dei suoi, è stata che gli elettori hanno avuto paura del cambiamento. Non sfiora neppure un attimo il dubbio che proprio l’attuale dirigenza della Lega Nord Modena, con le sue scelte e strategie, abbiano creato nei modenesi il timore di cascare dalla padella nella brace. La Lega dei dossier, trucida, presuntuosa con i sui “Fidatevi di me” senza aver mai dato prova di nulla, del “decidiamo noi” ha spaventato parecchi e intiepidito pure gli alleati. Significativo il dato delle spese elettorali. Ma vi sembra possibile che Forza Italia abbia investito, per tutta la campagna elettorale, euro 36,95? Non un manifesto, uno spot televisivo o cinematografico, un evento… Niente.
Per chiudere, la sensazione è che l’attuale dirigenza modenese della Lega non abbia conquistato un voto e abbia perso in parte anche quelli regalati da Salvini. La Lega è stata sconfitta e con lei tutto il centrodestra, sprecando un’occasione storica, che non credo si ripresenterà a breve. I critici/esperti hanno sempre torto e, se non sono d’accordo con la dirigenza, devono starsene fuori, ma qualche domanda seria qualcuno dovrebbe porsela.
Massimo Carpegna
Nella foto Bagnoli con l'ex candidato sindaco Lega Prampolini
