Carpi, giunta Bellelli: tra autogol e promesse/2

Ecco comparire negli 'annunci' del sindaco Bellelli e dei suoi assessori nuove realizzazioni. Una lista lunghissima


Quanto alle promesse e ai proclami, all'uso continuo e inflazionato dei verbi “faremo, realizzeremo, attueremo, interverremo”, non c'è che l'imbarazzo della scelta ed ecco allora comparire negli 'annunci' del sindaco Bellelli e dei suoi assessori nuove realizzazioni come la costruzione del nuovo ospedale, che figurava peraltro in tutti i programmi elettorali del Pd degli ultimi vent'anni, che il Comune ha deciso di realizzare nell'area agricola verso Fossoli, proposta che ha già sollevato l'opposizione degli ambientalisti (Legambiente, Carpi Bene Comune, Comitato Salviamo gli alberi, Lipu, Wwf) e tutti i partiti di opposizione, Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Movimento 5 Stelle, Sinistra italiana, Carpi Futura, per il mancato confronto e coinvolgimento dei cittadini sulle conseguenza sociali e di mobilità e i consistenti danni ambientali conseguenti visto l'ingente consumo di suolo e terreno agricolo e senza che Comune e Ausl abbiano espresso una idea sul futuro urbanistico dell'area dell'attuale Ramazzini, compresi i costi per lo smantellamento del bunker in cemento armato che ospita radioterapia, costato sei milioni di euro sette anni fa.
Una patata bollente, quella della rigenerazione urbana di questa area, che l'attuale giunta comunale lascia bellamente in eredità alla prossima visto che né il sindaco né la maggioranza degli attuali assessori saranno più amministratori. Così come non è stata mantenuta la promessa di portare a soluzione, insieme ai vertici dell'Ausl, il grave scottante problema della mancanza del medico di base in alcune importanti frazioni di Carpi, cosa questa che costringe i pazienti, compresi gli anziani, a trasferte alla ricerca affannosa di un medico.
Poi l'annuncio di una fantasiosa ristrutturazione di via Roosevelt senza che il progetto presentato dica nulla sulla strozzatura della strada a causa del vecchio mulino esistente, né una parola sull'annoso inghippo del passaggio a livello di Cibeno nonostante che da quarant'anni tutti i programmi elettorali del Pci-Pd ne prevedessero la soluzione.
Un'altra promessa, anche questa non nuova ma che viene ripresentata, è quella del recupero della storica Corte di Fossoli, in degrado ambientale da decenni, attraverso un intervento edilizio per ricavarne abitazioni private e uffici pubblici al servizio della comunità e la ristrutturazione di corso Roma che, secondo il progetto, dovrebbe diventare pedonale con la collocazione di piante e aiuole.
Poi un ulteriore ripensamento per la destinazione dell'ex Mercato coperto di piazzale Ramazzini che da market alimentare ora dovrebbe diventare un centro destinato alla moda del futuro e la riconferma di volere trasferire la sede della Polizia municipale nei locali della Polisportiva Dorando Pietri.
E, ancora una volta, l'antico 'annuncio' della realizzazione della bretella dalla nuova rotonda di via Guastalla sino alla zona industriale di Fossoli. Su questa nuova 'promessa' vi è stato un primo commento glaciale del presidente della Lapam Cavicchioli che ricorda al Comune di “avere annunciato varie volte nel giro di vent'anni questa opera, sempre fermata (come è stato giustificato) da 'problemi burocratici', mentre nel frattempo sono sorti come funghi grandi centri commerciali che non hanno evidentemente incontrato negli iter procedurali gli stessi problemi”.
Poi c'è stato l'annuncio della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e dell'Università di Modena del finanziamento di una sezione staccata della Facoltà di Ingegneria a Carpi, che dovrebbe essere creata a partire dal prossimo anno sull'area dell'oltre ferrovia, progetto sul quale hanno già sollevato interrogativi gli ambientalisti e i partiti di minoranza per l'annuncio che, insieme e a fianco dello stabile dell'Istituto universitario, sorgeranno case e palazzi per residenza privata, con conseguente altro consumo di suolo e altro asfalto per strade e parcheggi. Un intervento urbanistico che è stato definito da più parti (anche da Sara Gelli sul Tempo) “uno dei più grandi interventi immobiliari degli ultimi anni con edifici di fascia alta: un business insomma per pochi su una delle ultime aree verdi prossime al centro cittadino, mentre tutto tace sulla futura destinazione dell'ex Consorzio Agrario il cui stabile, pur fatiscente, si propone come esempio di architettura storica che identifica il territorio”.
Vi sono poi altri interventi tante volte promessi ma mai realizzati come il nuovo Palazzetto dello sport e una nuova sede dei Vigili del Fuoco, mentre è stato definitivamente abbandanato il progetto (che era stato presentato dall'ex assessore Morelli) della copertura con una cupola in vetro del cortile delle Scuole elementari di viale Carducci per ricavarne una palestra e una Sala convegni.
Mentre sono stati contestati altri interventi decisi dalla Giunta comunale senza il coinvolgimento delle minoranze, dei cittadini e delle Associazioni di categoria come Confesercenti e Confcommercio, come quello dell'estensione del 'porta a porta' integrale per la raccolta rifiuti a tutto il territorio: le proteste arrivano da quanti abitano in centro storico o che hanno attività commerciali e artigianali senza gli spazi necessari per conservare i bidoni per la plastica, il vetro e i rifiuti organici.
Così come è rimasta sinora senza risposta la richieste al Comune, da parte delle stesse Associazioni dei commercianti e dei residenti, di intervenire su una Coop della Lega proprietaria dell'ampia area degradata e vuota da decenni di via Petrarca per farne un parcheggio (seppure provvisorio) a vantaggio delle attività economiche del centro.
Mentre resta in tutta la sua gravità la situazione dell'ordine pubblico e della sicurezza del cittadino per i continui furti, rapine, scassi, violenze, vandalismi, aggressioni e ora per l'emergere anche della piaga del gioco d'azzardo, come testimoniato dalle cronache quotidiane e come ricordato da Federconsumatori, il tutto di fronte alla 'sufficienza' con cui la giunta comunale assiste al fenomeno non affrontandolo con la dovuta energia e capacità.
Cosi come suscita allarme la situazione al Ramazzini ch e la stessa Cgil se ne è fatta carico parlando di “emergenza” per i carichi di lavoro di medici e infermieri, coi cittadini che non trovano risposte alle loro esigenze e lunghe file d'attesa per visite specialistiche e diagnostiche. Stesse preoccupazioni manifestate qualche tempo fa anche dall'ex assessore Daniela De Pietri del Pd che sollecitò l'intervento dei vertici dell'Ausl modenese.
Poi ci sono le promesse di aiuto rimaste tali ai dirigenti dell'Aero club e al presidente Franco Cavazza a sette mesi dalla tromba d'aria che ha seriamente danneggiato gli hangar e attrezzature. E i soci sono ancora in attesa dei rimborsi promessi mentre essi stessi hanno provveduto a sistemare la struttura e a ripulire l'area dai detriti di amianto sparsi dopo la rottura del tetto. E pensare che a garantire aiuti immediati, accompagnati dalla solita frase “non sarete lasciati soli”, furono il sindaco Bellelli e il presidente della Regione Bonaccini. Tra le 'dimenticanze' della giunta anche la realizzazione del sovrappasso pedonale sulla tangenziale, già promesso nel 2017 dall'allora assessore ai lavori pubblici Tosi, ora portavoce del sindaco.
Insomma, mentre l'assessore all'urbanistica del Comune Riccardo Righi ammette (forse ingenuamente) che “occorre fermare il consumo di suolo e lo faremo col nuovo piano regolatore”, dando quindi ragione ai partiti di minoranza e alle associazioni ambientaliste ed ecologiste che vanno denunciando da anni i danni all'ambiente procurati da una cementificazione spesso selvaggia e senza limiti col sacrificio del verde e quindi della qualità della vita, non decolla il tanto annunciato “Progetto Carpi” sul prossimo “sviluppo sicuro e controllato del territorio” per la cui stesura vennero incaricati dalla Giunta comunale alcuni autorevoli studiosi e ricercatori, progetto rimasto al momento solo sulla carta.
Questo il 'quadro' della complessità dei problemi irrisolti cui si trova dinnanzi il nuovo segretario del Pd, Daniele De Pietri con le tante contraddizioni nella amministrazione della città. Ed essa stessa, forse consapevole del fatto, ha detto di “porsi l'obiettivo di ascoltare di più i cittadini e le loro necessità, di sostenere chi rimane indietro, di stare al fianco della amministrazione con atteggiamento collaborativo, di stimolo, ma anche critico”.
Cesare Pradella
Giornalista pubblicista, è stato per dieci anni corrispondente da Modena del Giornale diretto da Indro Montanelli, per vent'anni corrispondente da Carpi del Resto del Carlino, per .. Continua >>